

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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Miniera di Fantone in regione
Vandigliana,
detta anche della Borra
di Vandigliana alle falde Sud della Rosa dei Banchi (monte Brian o
punta dei Banchi;
rosa
viene da
roesa
, che in
patois
valdostano signi
fica ghiacciaio; in Champorcher il ghiacciaio che sta ai piedi chiamasi
Roise des Bancs).
È uno strato di pirite sovrapposto ad uno di calco
pirite in matrice quarzo-clorito-talcoso analogo a quello di Ollomont
in valle di Aosta, ed a luoghi il minerale è rappresentato da uno schisto
cloritoso amfibolico ricco di calcoperite e pirite; contiene inoltre mis-
pikel aurifero e pirrotina nichelifera; ha una grandissima analogia col
minerale dell’Uja di Calcante nelle valli di Lanzo; il prodotto sarebbe
p. °/0 di 9.20 di rame, 0.657 di nichelio, 0.00026 di oro; il tenore
del rame può salire fino al 26 p. °/„ con tracce di argento ; la miniera
era ancora coltivata nel 1866.
Si cita ancora la calcopirite nella regione
Ciavanassa
e la manganite,
idrossido di manganese, e l’amianto.
Ronco Canavese o Soana:
Miniera del Torchione : concessa nel 1823, fu revocata nel 1864 ed
era già coltivata nel 1718; ora è inattiva; trovasi nel vallone di Ca-
naussa nella regione
Castellana
e nel rio Torchione. Il minerale è
calcopirite in ganga steatitico-calcareo-cloritoso-quarzosa inglobata in
roccie micaceo-amfiboliche; costituisce interstrati inclinati ad Est. La
calcopirite è associata a pirite e panabase.
Si cita ancora la pirite ramosa nel ritano Alpette.
Sono poi a notarsi i calcari cristallini di Villanova escavati per pietra
da calce.
Ad Ingria pure si cita una roccia schistoso-talcosa impregnata di cal
copirite e pirite con tracce di argento nel rio Canavasso.
Frassinetto :
Galena argentifera presso il lago della Miunda; il prodotto fu di
34.3 p. #/0 di piombo e 0.0309 di argento, minerale quindi assai ricco ;
è accompagnata la galena da pirite, come pirite pure s’incontra nella
regione
Sassere.
Pont :
Marmo bianco statuario nella cava Regia a Configlié e Riva di Stroba
ed altro di una cava a sinistra della Soana. Le cave a destra furono
aperte nel 1772, ora sono abbandonate salvo che per ottenere pietra da
calce e calcare per la fabbricazione d’anidride carbonica. Di esso marmo
si fecero statue per Soperga, il gruppo nel porticato nella R. Università
di Torino, ed altri lavori di scoltura; il marmo vi era bianco, quasi
traslucido, a grana fina e lamellare come nel
pario;
le cave furono
abbandonate per ciò che ingombre di materiali scesi dall’alto.