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2

l

v i i i

a n n i v e r s a r i o

d e i l a

f o n d a z i o n e

d e i

f a s c i

Come nel tempo antico in Roma si usava

festeggiare con una cerimonia dedicata al

Dio Quirino i giovani che lasciavano la toga

praetexta

per vestire la toga virile, così voi

oggi, gloriose Camicie nere, ricevete il pre­

mio e nel tempo stesso date il pegno della

vostra fede e della vostra disciplina.

Chi, come me, ha qui l ’onore di rappre­

sentare il Partito e di leggere a voi la pa­

rola del Duce, non può pronunciare discor­

si, ma può, o giovani camerati, mettere in

rilievo il significato di questa memorabile

cerimonia; può ricordare a voi, sopratutto,

che avete ricevuto il moschetto, che questo

moschetto dovete virilmente custodire, ma

di esso dovete sopratutto essere spiritual -

mente degni, ricordando che è quello stesso

moschetto col quale i gloriosi ed eroici sol­

dati d’ Italia, attraverso quattro anni di eroi­

smi, di martini e di sacrifìci, sopportati sot­

to la guida illuminata e intelligente di chi

fu il primo soldato d ’ Italia; eroici sol­

dati, dicevo, che seppero conquistare a l­

l ’ Italia ed al mondo una pace gloriosa,

è, o giovani Camicie nere, quello stesso

moschetto col quale, durante le giornate

torbide del dopo guerra, i vostri camerati

anziani, seppero restituire 1*Italia a se stes­

sa. E’ il moschetto col quale voi, se per

avventura la diana delle battaglie squilli

ancora sui destini della Patria, voi sarete

chiamati a difendere la nostra Italia, la

nostra divina Italia, che, come gli avveni­

menti insegnano, può unicamente contare

sui proprii figli, sui proprii figli che la di­

fenderanno sempre, perchè nel nome di

Benito Mussolini essa può conquistare nel

mondo il suo posto, perchè possa nel mon­

do seguitare la sua opera di giustizia e di

civiltà.

Avanti dunque, gloriose e giovani Ca­

micie nere, avanti sempre e sempre più ol­

tre, per la gloria immortale della Patria e

nella luce suprema di Dio ».

L ’oratore letto ancora il messaggio del

Duce, conchiuse il suo dire con le parole :

Per Benito Mussolini

:

A n o i ! ,

cui fecero

eco i presenti. Dopo la cerimonia l ’on. A l­

fieri si recò in Prefettura donde venne spe­

dito un telegramma di omaggio al Duce

firmato dal generale Petitti di Roreto, dal

Prefetto, dal Podestà, da ll’on. Alfieri e

dal colonnello Di Robilant.

Nel pomeriggio il deputato di Milano fu

ricevuto in particolare udienza dal Princi­

pe di Piemonte.