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RA ID NAUTICO TORINO-M ILANO
D EG LI AVANGUARD IST I TO R IN ESI
Il cav. Alvise Grammatica, comandante la
IX Centuria della 282* Legione della Milizia-
avanguardia, dipendente comunale ed ardente fa
scista, avuto dai suoi superiori l’onorifico e dif
ficile incarico di organizzare il
raid
nautico To-
rino-Milano, ha provvisto in brevissimo tempo e
con alacre spirito di disciplina tutto il materiale
necessario occorrente al viaggio.
Messa in efficienza l’imbarcazione Carlo
Colombo del Manipolo Fluviale, istruito ed
Durante tutto il viaggio nautico i giovani avan
guardisti furono meravigliosi per disciplina, vo
lontà, competenza e spirito di sacrificio. L ’en
tusiasmo li sorresse sempre e specie ndle dif
ficili circostanze di cattiva navigazione, di pe
ricoli e di stanchezza.
Lungo tutto il faticoso cammino l’equipaggio
fu fatto segno a cordiali, fraterne dimostrazioni
d’affetto dalle autorità fasciste dei luoghi d’ap
prodo, che praticarono loro le più squisite cor
tesie d’ospitalità.
A Milano gli avanguardisti ebbero calorose
accoglienze dai fascisti della città e da nume-
allenato l’equipaggio, pieno di entusiasmo e di
volontà, alle ore 6 del giorno I 3 luglio, a valle
della diga del Parco Michelotti si iniziò il
raid
dei giovani»avanguardisti, salutati dal marchese
Ottavio Thaon di Revel, presidente dell’Opera
Nazionale Balilla, dal prof. Canepa, da autorità
fasciste e dalle famiglie dei giovani naviganti.
L ’equipaggio era così composto : Coman
dante cav. Alvise Grammatica ; capi squadra
avanguardisti : Gianciotto Mascarini e Giacomo
Corlando ; avanguardisti : Cesare Ohvero, An
tonino Maltese, Angelo Vicario, Marco ed Ugo
Fano, Vincenzo Odarda. Prese parte ad al
cune tappe del viaggio il comandante la coorte
di Torino, avv. Capo manipolo Franco Bruno.
Il
raid
fu suddiviso in quattro tappe, e pre
cisamente: Torino-PalazzoloVercellese Km. 56;
PalazzoloVercellese-Valenza Km. 57 ; Valenza
Pavia Km. 74; Pavia-Milano Km. 40, con un
totale di Km. 227 compiuti dal mattino del
giorno 13 alle 18 ,15 del 16 di luglio.
roso pubblico, che fu largo d’applausi ai gio
vani naviganti. Alla sera l’equipaggio venne in
vitato alla redazione del <■Popolo d’Italia » ri
cevuto dal grand’uff. Arnaldo Mussolini, che
complimentò vivamente gli avanguardisti torinesi
e concesse loro di visitare lo studio del Duce,
lasciato intatto dalla sua partenza per la leg
gendaria Marcia su Roma.
A l mattino seguente i prodi giovani si re
carono in Municipio per consegnare al Podestà
di Milano, on. Belloni, il seguente messaggio del
Podestà di Torino, amm. Luigi di Sambuy:
« Un nucleo di baldi Avanguardisti della 282* Le
gione Avanguardia, parte da Torino per compiere il
viaggio fluviale fra Torino e Milano.
« Affido con entusiasmo a questi giovani il mio
cordiale saluto fascista, lieto che attraverso l’ardua
fatica sia proseguita la direttiva del Governo Na
zionale per il miglioramento fisico e culturale di co
loro che dovranno in un prossimo domani essere
L ’E Q L IP A O C
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IO E L 'IM B A R C A Z IO N E » C A R L O C O L O M B O *