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VITA CITTADINA

f ra le autorità convenute era il conte Buffa

(li Perrero, Vice Podestà di Torino, il cav. avv.

Verdirame per il Prefetto, il Vice Questore

cav. uff. avv. Palma, il conte Civallieri di Ma-

sio in rappresentanza del col. Di Robilant, e del

Fascio di Torino, i rappresentanti dell’Esercito

e della Magistratura, le medaglie d’oro : gen.

Bettoia e cav. Rulent. il cav. Mirello presidente

dell’Associazione mutilati, i grandi invalidi :

col. Di Majo e cav. Bianco, il grand’uff. De An­

geli, presidente dell Istituto prò mutilati e vete­

rani. Erano rappresentate numerose Associazio

ni patriottiche con bandiere e gagliardetti. Il

corteo, dopo aver deposto dei fiori, fra i quali,

una corona del Municipio di Torino, ai piedi

del monumento di Umberto I e sulla tomba di

Carlo Alberto, entrò nella Basilica, ove venne

officiata la Messa dal canonico Brusa, cappel­

lano reale. Terminata la sacra funzione, sul

piazzale del tempio pronunciarono discorsi

commemorativi il grand’uff. De Angeli e l'ora­

tore ufficiale avv. comm. Quaglia.

IL PASSAGG IO DI R E FL'AD A TO R INO

Proveniente da Parigi e diretto a Roma ha

transitato il primo agosto, per Torino, S. M.

Kuad 1. Re dell’Egitto. Il Sovrano egiziano che

onorò per lungo tempo la nostra città quale al

lievo dell’Accademia militare, è stato ossequia­

to. nella sua breve permanenza a Torino, da

S. A. R. il Principe di Piemonte e dalle auto­

rità civili e militari. Appena il treno reale è en­

trato in stazione il Principe Ereditario, il Pre

fetto ed il Podestà si sono recati ad ossequiare

il Sovrano, il quale, sceso dalla sua vettura

salon è stato accompagnato nella saletta reale

1 Podestà ha rivolto all’augusto ospite il se

guente saluto :

<■Torino, che ascrive a suo vanto di avere

acclamato, il 4 luglio 1910, S. A. il Principe

Fuad suo cittadino onorario, su proposta del

conte Teofilo Rossi di Montelera (il quale scu

sa la sua assenza, dovuta a ragioni di salute, e

desidera essere qui ricordato), oggi rinnova a

V . M. i suoi sentimenti di riconoscenza per ave­

re conservato un simpatico ricordo degli anni

giovanili trascorsi nella nostra città. I miei con­

cittadini, che ho l'onore di rappresentare, di

una sola cosa si rammaricano oggi : di non po­

ter dimostrare con l’entusiasmo popolare la loro

simpatia al Re di una grande Nazione, amica

dell italia per vostro merito specialmente. Per­

mettete a me, Maestà, di essere l’interprete di

questi sentimenti della popolazione torinese,

porgendovi i suoi devoti saluti ed i migliori au­

guri per la prosperità di Vostra Maestà e del

Regno amico ».

A S. M. Fuad che ha ascoltato con visibile

compiacimento il deferente saluto di Torino,

sono state, poscia, presentate le autorità. Riac­

compagnato alla sua vettura, cinque minuti do­

po il treno ripigliava il suo cammino verso

Roma.

LA V IS IT A D EL PODESTÀ A G L I IM PIANT I

D E L M ARM O RE.

L'ammiraglio Di Sambuy. accompagnato dal

Vice Podestà, conte ing. Alessandro Orsi e da

un gruppo di tecnici, si è recato a visitare i co­

lossali lavori idroelettrici, in corso di attuazio­

ne, eseguiti dal gruppo Sip nella Valle d’Aosta,

che imprigionano le acque del Marmore e che

formeranno in bre^e tre importanti centrali elet

tiiche.

Il

Podestà, ossequiato dall on. Ponti e dal

grand uff. Panzarasa, dopo aver visitato a lun­

go i nuovi impianti ha manifestata la sua am­

mirazione ed il suo compiacimento per le nuove

grandiose opere in co'so di attuazione.

UN PR IM O NUCLEO DI BAM BIN I DI R I­

TORNO DA LOANO

Un primo scaglione di bimbi, abbronzati dal

sole ed in perfetta salute, sono tornati festanti

la sera del 7 corrente da Loano, dove hanno

trascorso nella letizia e nel divertimento una

deliziosa parte delle loro vacanze, acquistando

sotto i benefici raggi solari ed i bagni di mare,

salute e forza. Ad attende-e i piccoli conven

nero alla stazione di P. N. il cav uff. avv. Gay.

segretario generale interinale del Comune, il

dottor Bormans, reggente l’Ufficio d’igiene, il

dott. comm. Laudi, il conte Priuli ed un'infinità

di babbi, mamme e parenti, ansiosi di abbrac­

ciare i loro cari. Appena giunto il treno, i bimbi

furono fatti incolonnare e con perfetto ordine

accompagnati nell’atrio della stazione, vennero

consegnati alle rispettive famiglie.

LA M O RT E D ELL 'IN G . M AR IO V IC A RY

E ’ improvvisamente spirato, l otto agosto, a

Garessio. suo paese nativo, l’ing. grand’uff. Ma­

rio Vicary. una delle figure più note e rappre­

sentative della nostra città, per oltre un tren­

tennio fu consigliere comunale ed assessore

nella pubblica amministrazione, adempiendo i

suoi mandati con rettitudine e riconosciuta

competenza. Presiedeva ed amministrava im­

portanti Enti ed Istituti cittadini. Era fra l’altro

presidente delle colonie alpine e marine, pre­

sidente delia Società torinese per le abitazioni

popolari, vice-presidente del Comitato per la

navigazione interna, presidente della Sezione

della Lega navale e faceva parte del Direttorio

del Sindacato fascista degli ingegneri.

Fu uno dei fondatori dell'Associazione della

Stampa Subalpina.

La salma venne trasportata a Torino ed al­

l'insigne scomparso furono rese solenni onoran­

ze funebri.

LA PA R T EN Z A DI UN SECONDO NUCLEO

DI B IM B I P E R LOANO

A ritemprare la loro salute ed a godere i be­

nefici effetti delle cure marine, sono partite.