Table of Contents Table of Contents
Previous Page  627 / 854 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 627 / 854 Next Page
Page Background

Il genetliaco di Sua Maestà il Re

La ricorrenza del genetliaco di S. M. il

Re Vittorio Emanuele 111 è stata solenniz­

zata con una serie di manifestazioni di alto

significato patriottico che ha radunato a

Palazzo Civico, nella chiesa di S. Filippo,

nelle caserme e nelle scuole, le Autorità,

i reduci gloriosi, le famiglie degli eroici

Caduti, la gagliarda gioventù militare e la

disciplinata gioventù studiosa.

In tutte le caserme le truppe sono state

passate in rivista dai rispettivi comandanti

Alla caserma Monte Grappa sono stati

riuniti i tre reggimenti di fanteria. 90, 91

e 92, componenti la prima Brigata, S.A .R.

il Principe di Piemonte e S. A. R. il Duca

di Bergamo hanno onorato con la loro pre­

senza la rivista.

Assistevano pure il generale Petitti d:

Roreto, comandante d ’armata, ed il gene­

rale Montefinale, comandante della Divi­

sione, con tutti i generali degli altri Co­

mandi di Torino e molti ufficiali superiori

dei Corpi e delle specialità del Presidio.

* * *

Particolare significazione ha assunto la

cerimonia che si è svolta nella sala della

Consulta a Palazzo Civico.

La Città di Torino ha voluto consegnare

in questa fausta ricorrenza i segni del va­

lore e della gratitudine alle famiglie degli

eroi che si sono sacrificati sui campi di bat­

taglia per assicurare alla Patria le sue alte

fortune presenti.

Così, nel grande salone si sono raccolte

le maggiori Autorità cittadine, le rappre­

sentanze dei Comandi militari e delle As­

sociazioni dei reduci oltre alla folla dei

congiunti dei Caduti.

I vice-podestà conte avv. Alessandro

Buffa di Perrero e conte ing. Alessandro

Orsi hanno presenziato alla funzione a

fianco di S. E. il prefetto, gen. De Vita;

del questore, comm. De Roma, accompa­

gnato dal suo capo gabinetto, avv. comm.

Calasso; del generale Tua, in rappresen

tanza di S. E. il gen. Petitti di Roreto; del

colonnello Ponti, pei Comandi militari; del

generale Tibv, comandante la prima Zona

(Iella M.V.S.N. ; del colonnello Bergonzi.

per il Comando della Scuola di guerra ; dei

consoli Spelta e Clerici.

A questa adunata ha rivolto la parola

con ispirata improvvisazione il vice-pode-

tà conte avv. Buffa di Perrero, il quale ha

levato un saluto di fedeltà e di auspicio

alla Maestà del Re che assomma in sè tut­

te le glorie fulgidissime degli Antenati e

tutte le virtù che, in guerra e in pace, i Re

e i Principi Sabaudi hanno prodigato per

la grandezza della Patria e la fortuna dell?

loro genti.

II Comune di Torino ha voluto che, nel

giorno genetliaco del Sovrano, le famiglie

dei Caduti che ancora attendevano il se­

gno del premio della gratitudine, pagato

col sacrificio della vita, ricevessero solen­

nemente questa attestazione che torna d:

alto onore e suona come pegno di imperi­

tura memoria dei valorosi.

La stessa fede che ha animato gli eroi

è viva e si ripete negli italiani che gioisco­

no della odierna rinascita della Patria. E

il grido di Viva l'Italia e Viva il Re che