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Torino, il quale consegnò agli augusti
fidanzati, nella Reggia di Capodimonte,
i magnifici doni offerti dalla nostra città,
consistenti in due grossi candelabri e in un
gran vaso da fiori d ’argento in stile baroc
co che mastro Coppella, orafo di Gabriele
D’Annunzio, Ha lavorato nella bottega
d ’arte Bucellati di Milano. 1 doni sono stati
accolti con vivo gradimento dal Duca delle
Puglie, dal Duca di Guisa e dalla Princi
pessa Anna di Francia, i quali hanno vo
luto esprimere la loro simpatia per la città
di Torino, particolarmente devota alla Ca
sa ducale d ’Aosta.
Il Duca e la Duchessa delle Puglie rin
graziarono il nostro Podestà del dono of
ferto col seguente telegramma :
« Il magnifico dono che il vice-Podestà
conte Buffa di Perrero ci ha offerto a nome
della nobile Città di Torino ha profonda
mente allietato il nostro cuore. Con animo
grato rinnoviamo a Lei i sensi della nostra
viva gratitudine pregandola volerne essere
interprete presso la cittadinanza tutta. —
Duca e Duchessa Puglie
».
La pregevole cultodia che G . Veglia di Torino ha disegnato per la dedica ia
pergamena e per le firme dei «ottoicrittori toriiteti.