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LA PO PO LA ZIONE D I T O R IN O N E I P R IM I 26 A NN I D E L SECOLO XX
scite si aggira su 6250 ed il saggio di nata
lità supera di poco il 12 0/0°.
Anche considerando il secondo periodo
come un periodo anormale, e da non po
tersi quindi confrontare con gli altri, dob
biamo tuttavia constatare che la natalità in
questi ultimi anni presenta, rispetto all’an
teguerra, una diminuzione sia relativa che
assoluta.
In cifre assolute le nascite (nati vivi) rag
giunsero un massimo di 7550 nel 1920;
ed un minimo di 4909 nel 1919.
In cifre relative invece il quoziente di na
talità va da un massimo di circa 21 nati
vivi su 1000 abitanti nel 1902 ad un mini
mo di 10 0/00 circa nel 1919.
Mortalità
Riguardo al sesso, i maschi hanno una
costante se pur lieve prevalenza sulle fem
mine.
Negli ultimi anni la mortalità è, in cifre
assolute, rispetto all'anteguerra, aumentata,
però il saggio di mortalità che nel periodo
pre-bellico era di 15,5 0/00, discende in que
sti ultimi anni a 13
0/00
dopo aver raggiun
to una media di circa 18
%o
negli anni
compresi tra il 1915 e 1922.
Il limite massimo di mortalità si ebbe nel
1920 con 10.816 morti, ed il minimo nel
1904 con 5340.
Inoltre il quoziente di mortalità più ele
vato lo troviamo nel 1920 con 23%°; e
quello minimo nel 1923 con circa 11,8
morti su 1000 abitanti.
Dal 1915 in poi, salvo per il 1923, i
morti superano costantemente i nati vivi, e
l'eccedenza va, in questo periodo da un
massimo di 5032 nel 1918 ad un minimo
di 257 nel 1924.
Per quanto riguarda il sesso, come per la
natalità, così per la mortalità, sono in pre
valenza i maschi, fatta eccezione per il 1923
in cui notiamo una eccedenza delle femmi
ne sui maschi di 171.
Emigrazione ed immigrazione
Parlando dell’aumento della popolazione
abbiamo più avanti accennato ad una con
tinua preponderanza degli immigrati sugli
emigrati.
Dato il continuo sviluppo delle industrie,
la immigrazione, specie in questi ultimi an
ni, va intensificandosi.
In cifre assolute, gli anni in cui fu mag
giore l’imigrazione sono il 1911 con 25.314;
il 1925 con 16.337 ed il 1926 con 21.625.
L emigrazione invece raggiunse un mas
simo di 12563 nel 1921, ed un minimo di
2864 nel 1901.
Gli immigrati dall’estero rappresentano
in media 1/15 .dell’immigrazione totale,
mentre per 1emigrazione la proporzione
degli emigrati all’estero è di I/7 .
* * ♦
Dopo questo rapido esame del movimen
to della popolazione di Torino, e dei più
importanti fenomeni demografici nei primi
26 anni del secolo XX, concludiamo :
L aumento della popolazione è stato in
questo periodo costante e determinato es
senzialmente dalla eccedenza degli immi
grati sugli emigrati (fenomeno dell*urbane
simo); anzi dal 1915 in poi l'incremento
portato da tale fenomeno
è
stato per circa
il 20 % neutralizzato dalla eccedenza dei
morti sui nati vivi.
Il
movimento immigratorio va intensifi
candosi. La media delle nascite in questi
ultimi anni è inferiore, tanto in cifre asso
lute quanto relative, alla media dell’ante •
guerra.
La mortalità aumenta in cifre assolute, e
pur mantenendosi dal 1915 in poi, costan
temente superiore alle nascite, tuttavia l’in
dice di mortalità in questi ultimi anni ri
spetto all’anteguerra, è lievemente dimi
nuito.
Se le conclusioni che dal presente studio
possiamo trarre sono poco confortanti, non
è giusto tuttavia prendere lo spunto dalle