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VII - N. 12
CONTO CORRENTI- COLLA POSTA
Dicembre
1927
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E D I T A A CURA DEL M U N I C I P I O D I T O R I N O
UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE
PODESTARILE
La grande opera di rigenerazione della
nostra Patria voluta dal Duce, dopo l’av
vento del Fascismo al potere, ha già copio
samente prodotto i suoi meravigliosi frut
ti. La Nazione tutta, compresa delle supre
me finalità della sua gloriosa esistenza, sta
dando un’adamantina prova di volontà, di
ardire e di laboriosità. Pulsa nelle vene de
gli italiani il sangue nuovo e forte della
nuova Italia ; ed il popolo proteso nel vivis
simo desiderio e nel giustificato orgoglio di
volere tenacemente un’Italia più grande,
* più forte e più bella, lavora indefessamente
e produce per il generale benessere. Capi e
grege i in magnifica e forte sintesi di spiri
to, gareggiano con incrollabile fede per
dare alla nostra Patria, in tempi non lon
tani vilipesa e bistrattata, quel posto che
per diritto le compete nel mondo.
Grandi città, piccoli centri in sublime e
vibrante emulazione di intenti, creano nel
loro diuturno e silenzioso lavoro imponenti
opere di pace, che recano indistruttibile
l’impronta ferrea della nostra razza, per il
bene pubblico e per la grandezza della
Patria.
Sono le opere volute dal Regime, dal
Capo del Governo, primo fra tutti gli ita
liani che con ’ 1 nita fede e con sovru
mana volontà vuole ardentemente ed uni
camente l’Italia più grande e possente.
L’esempio di Roma antica, di Roma
imperiale, signora del mondo, ci sta spro
nando a seguire le orme dei grandi.costrut
tori dell’antica civiltà, dell’antico splen
dore.
Commemorandosi l’anno quinto del
l’era fascista, con preciso, chiaro e signi
ficativo proclama, il Duce ha comunicato
al mondo intero l’infaticabile lavoro del
popolo italiano, il quale durante cinque
anni di assoluta obbedienza e di grande
operosità ha con ardore largamente contri
buito alla ricostruzione della Nazione. E’
stata una superba elencazione di prodigio
sa attività, di intense fatiche, non scevre di
difficoltà, superate coraggiosamente per la
fedele e volonterosa collaborazione di tutto
il popolo all’immane lavoro del Capo.
Torino ha pure dimostrato di non essere
seconda al magnifico esempio dato dalle
consorelle città italiane. 11 riconoscimento
ufficiale del Governo, nelle precise dichia
razioni dei rappresentanti del Capo del Fa
scismo, impersonati da S. E. Belluzzo e da
S. E. Ciano sono state di vivissimo gradi
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