

stieri con una spetta compltuiiva superiore a 2 m iliardi
di lire, il che compensa largamente i 272 m ilioni di
lire spese dai turisti italian i a ll’estero.
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Circa la composizione per sesso della popolazione
straniera presente è da notarsi che le femmine censite
in Torino nel 1931 rappresentavano il 52,39 % degli
stranieri con un leggero aumento in confronto alla
proporzione da esse raggiunta nel 1921 (51,98 % );
analogo andamento presentano le femmine censite
nel Regno: 51,32 % nel 1921 contro 53,99 % nel 1931.
O rca la composizione per professione è ovvio che
la ricerca debba lim itarsi agU stranieri con dimora
abituale in quanto i temporaneamente presenti non
rappresentano un elemento continuativo nella vita
locale.
Ora, gli stranieri residenti abitualmente a Torino
nel 1931 erano 2827 con prevalenza assoluta delle
« condizioni non professionali » (38,80 % ), cui segui
vano gli « addetti alla industria » (19,03 % ), al * com
mercio » (7 ,% % ), i « proprietari e benestanti » (5,31% ),
gli « addetti alle professioni ed alle arti liberali »
(5,13 % ), al « culto » (4,92 % ), ai « servizi domestici
»
(3,71 % ), alla « Amministrazione pubblica e privata »
(3,57 % ), ai « trasporti » (0,64 % ), all* « agricoltura e
caccia » (0,21 % ). I fanciulli di età inferiore ai 10 anni,
che ammontavano a 303, rappresentavano il rima
nente 10,72 % .
Per quanto riguarda infine lo Stato di apparte
nenza, si osserva che in Torino al 21 aprile 1931 erano
rappresentati (con dimora abituale od occasionale)
ben 57 cittadiname. Nella tavola allegata i sudditi
della Turchia e dell’ U. R . S. S., sono stati tenuti distinti
a seconda dell’appartenenza alla Russia e Turchia
europea od asiatica, allo scopo di seguire l’afflusso
degli stranieri relativamente alla proveniensa dai con
tinenti. Ora è interessante rilevare la differenza inter
cedente fra la composizione delle cittadinanze dal
1921 al 1931.
Nel 1921 gli stranieri presenti in Torino, come
già si è detto, ammontavano a 2318, e la colonia
più numerosa era data dai francesi con 782 u n iti
(33,74 % ) cui seguivano gli sv iu e ri con 581 u n iti
(25,06 % ), i germanici con 222 u n iti (9,58 % ), i sud
d iti del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
con 125 u n iti (5,39 % ). I cittad in i degli altri Stati
ammontavano complessivamente a 608 u n iti (26,23%).
Nel 1931 il primato numerico passa agli sviueri
con 822 u n iti (22,16 % ) mentre i francesi (705) dimi
nuiscono al 19 % (77 u n iti in meno). Conservano il
terso posto i germanici con 469 u n iti (12,64 % ).
Rilevante è il numero degli argentini (286) che
raggiungono il 7,71 % mentre, i cittad ini i.
no
Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (172)
dinno il 4,64 % , e i sudditi degli a ltri S ta ti ammon
tano a 1256 (33,85 % ).
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Dalla elaboraaione dei dati sugli stranieri sono
state ricavate altre interessanti notine che verranno
illustrate nel prossimo numero del Bollettino, ove
sarà pure pubblicata una tabella riassuntiva dei
dati raccolti.