

S T A T I S T I C A
NO T E IN T R O D U T T IV E
M O V I M E N T O D E M O G R A F I C O
D A T I S U G L I S T R A N I E R I
Nel mene di ottobre 1934 la popolazione presente
della C ittà ha raggiunto le 621.596 unità, con un
aumento sul mese precedente di 1404 unità. Tale
aumento è originato sia dall’incremento naturale (ecce
denza dei nati v iv i sui morti), sia dall’incremento
sociale o artificiale (eccedenza degli imm igrati sugli
em igrati).
Per quanto riguarda gli stranieri si nota, nell’ot
tobre 1934, una eccedenza di 20 unita di immigra
zione sulla emigrazione; confrontando il movimento
migratorio degli stranieri nei prim i otto mesi degli
ultim i due anni, si osserva che nel 1932 l’eccedenza
della immigrazione è stata di 73 unità (255,32 per
100 em igrati), nel 1933 di 78 (239,29 per 100 em igrati)
e nel 1934 soltanto di 20 (115,50 per 100 em igrati).
Inoltre, mentre negli ultim i due anni le femmine
sono risultate numericamente inferiori ai maschi tanto
per la immigrazione quanto per la emigrazione, nel
l’anno in corso si nota invece il fenomeno opposto,
con una eccedenza di femmine nei due movimenti
migratori.
• • *
È interessante, in proposito, ricordare che alla
data del censimento 21 aprile 1931 gli stranieri con
dimora abituale od occasionale presenti in Torino
(secondo gli spogli del materiale censuario eseguiti
da questo Servizio) ammontavano a 3710 con un
aumento di 1392 in confronto al precedente censimento
1° dicembre 1921.
0 numero degli stranieri, oltre che in cifre assolute,
è annientato pure in relazione alla percentuale sul
complesso della popolazione: in fatti istituendo un
rapporto di composizione si ha che mentre nel 1921
essi rappresentavano lo 0,45 % dei censiti, nel 1931
hanno raggiunto lo 0,72 % .
G li stranieri presenti nel Regno al 21 a p ile 1931
sommavano a 137.797 (0,03 % della popolatane), ed
è interessante notare (« Notiziario Demografico » del
10 novembre 1934) la forte attrazione esercitata su
di essi dai grandi centri: le 22 città italiane con popo
lazione superiore ai 100.000 ab itanti ospitavano in fatti
alla data dell’ultimo censimento, oltre la metà degli
stranieri presenti nel Regno (52,2 % ), e fra di esse
l’attrazione maggiore era esercitata da Roma (12,4 %
del totale degli stranieri) cui seguivano Milano (11 % ,)
Trieste (6,4 % ), Genova (5,1 % ), Firenze (4,3 % ),
Napoli (3,9 % ), Torino (2,7 % ) e Venezia (2,2 % ).
Nel periodo intercorso fra i due censimenti gli
stranieri con dimora occasionale in Torino (prescin
dendo dai residenti ab ituali), sono aumentati da 367
a 883 e cioè dal 15,83 % al 23,80 % del complesso
degli stranieri censiti; nel Regno, invece, da 20.923
(contro 89.517 con dimora abituale) a 54.770 (contro
83.027 con dimora abituale) e cioè dal 18,95 % al
39,75 % . Nei dati dei 1921 sono compresi gli stranieri
censiti nella Venezia G iu lia e nella Venezia Triden
tina; in considerazione delle speciali condizioni in cui
si trovavano in quel periodo di tempo le Provincie
redente, ed anche per il fatto che non poche persone
non avevano ancora optato per la cittadinanza ita
liana, per la corretta interpretazione del valore di
ta li cifre, e per evidenti ragioni d i studio e di con
fronto coi precedenti censimenti, & opportuno, poi,
osservare che gli stranieri censiti entro gli antichi
confini del Regno, ammontavano nel 1921 a 52.791
dei quali 35.941 con dimora abituale e 16.850 con
dimora temporanea pari questi u ltim i al 31,91 % del
totale, proporzione che si avvicina a quella del 1931
(39,75 % ).
• • •
G li stranieri che visitano l’Ita lia e gli italian i che
si recano a ll’estero, meritano particolare riguardo,
allo scopo di valutare il contributo dato dal turisaM>
a lla formazione della bilancia economica intona*
rionale.
Secondo i calcoli dell* « En it a nel 1930 ri sarebbe
verificato nel Ragno un movimento d i 1.290.000 fare-
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