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FRA 1 LIBRI

L ’importante studio del dott. D ’Ettorres, le cui nozioni

sono indispensabili a tutti gli sportivi, per i quali il mas­

saggio è parte essenziale per completare la loro prepara­

zione fisica, riesce pure utilissimo a tutte le categorie di

persone che dai massaggi possono ricavare notevole giova­

mento e ristabilire nella sua giusta funzione il sistema

nervoso.

L ’A. dopo aver, con piacevole esposizione, trattata la

storia del massaggio, passa alla difficile tecnica di esso,

dando preziosi consigli ai massaggiatori sul modo e sul­

l’arte di esercitare i massaggi sulle diverse parti del corpo,

delle cui applicazioni, se eseguite con metodo e con perfette

cognizioni anatomiche e fisiologiche, si possono ottenere ri­

sultati meravigliosi.

In altra parte del volume l’A. accenna alla salutare gin­

nastica da camera, che dovrebbe essere praticata special-

mente dalle persone obbligate a vita sedentaria e che è

sicura fonte «li benessere e di salute.

L u ig i S e r v o lin i,

L'arte nel Santuario di Montenero.

Estratto

dalla riv. • Liburni civitas », anno VII, fase. I, pagg. 30,

in-40.

L ’autore narra nel breve articolo la storia del santuario

di Montenero presso Livorno, dal sec. X IV in poi; e descrive

l'edificio, le sue trasformazioni, gli ampliamenti e le varie

se non numerose opere d’arte che contiene: dalla Madonna

miracolosa, che attribuita dalla solita pia leggenda a S. Luca,

la critica moderna ascrive (non senza dubbi) ad un mediocre

pittore del '300, Jacopo di Michele d. il Gera, al bell’altare

di Silvio Cosino (1530); dalla grandiosa cappella della Ma­

donna di Giovanni Baratti, ai mediocri dipinti di Fil. Gal­

letti e alle vivaci fantasie di colore di Giuliano Traballesi.

Se anche si avverte una certa e ben naturale benignità

nel giudizio critico dell’autore su alcune modeste opere

d’arte, che debbono essergli care, come sacri oggetti di casa;

la ricerca è però condotta con molta diligenza e con abbon­

danza di dati precisi, si da riuscire studio fondamentale per

la storia del santuario livornese, e degli artisti più o meno

grandi che vi lavorarono.

V. V

ia l e

.

G . G a s p e ro n i,

Problemi educativi, politici e sociali. Colloqui

d’anime.

Firenze. Le Monnier. L . 15.

Sono considerazioni che l’A., oggi Provveditore agli

studi a Firenze, ha raccolto nella sua lunga carriera. Esse

riflettono in special modo la scuola primaria e formano il

frutto di una continua relazione con maestri, insegnanti,

funzionari. A noi è nota la profonda cultura e l’amore

appassionato che il Gasperoni ha per la scuola e per i pro­

blemi educativi, avendo egli coperto la carica di Provve­

ditore agli studi a Torino negli scorsi anni, durante i quali

ha collaborato a questa Rassegna­

li libro si apre con uno studio sulla cittadina di Enego,

posta sull'altipiano dei Sette Comuni, ove l’A . ha istituito

una originale città nuova che della pedagogia fascista può

dirsi una diretta e umana applicazione.

Il volume, ricco di insegnamenti e suggerimenti pre­

ziosi utilissimi per la scuola, i quali vanno meditati dai

maestri e dai padri di famiglia, rievoca figure di precorri­

tori della nuova vita nazionale. Sono codi messe in rilievo

le figure dei tre fondatori del Consorzio per le biblioteche

popolari che sorse 27 anni fa in Torino: i compianti

S. E . Paolo Boselli e il barone Alberto Geisser, e la Signora

Ildegarde Occella, tuttora vivente, che dedica la sua gior­

nata con giovanile attività alla Casa del Soldato e all’isti­

tuto per le Biblioteche dei soldati.

Molte sono le zone e gli argomenti ove l’incessante

fervida parola del Pimi. Gasperoni arriva a far luce. Essa

si rivolge ai cuori entusiastici e lascia da parte i tiepidi e

i dormienti.

Auguriamo che questi ultimi sieno pochi, e che il bel

libro trovi molti lettori disposti a seguirne il nobile inse­

gnamento.

A n to n io F o s s a ti.

Le origini e le forme storiche del capi­

talismo.

Parte 1» - « L'èra delle influenze religiose e

delle economie cittadine ». Torino, Giappichelli, 1934,

pagg. 262. L. 35.

In questo volume il Prof. Fossati raccoglie le lezioni di

storia economica tenute al R. Istituto Superiore di Scienze

economiche e commerciali di Torino durante l’anno scola­

stico 1933-34: lezioni che costituiscono nel loro complesso

la prima parte di una trattazione storica del capitalismo,

inserita, a sua volta, nel sistema di un vasto corso di storia

economica da svilupparsi negli anni venturi.

La esposizione storica vera e propria è preceduta da un

breve, ma, ciò non ostante, esauriente capitolo introduttivo

circa i compiti, gli scopi e i limiti della storia economica:

la teoria e la posizione sistematica della materia vi sono

trattate con molta chiarezza e, per quanto tracciate in mas­

sima su schemi già noti, con non completa rinuncia alle

personali vedute dell'autore.

Vedute che poi continuano qua e là a manifestarsi con

logica serrata e copia di argomenti allorché il Fossati esa­

mina le origini complesse delle prime accumulazioni capita­

listiche nell'alto medio-evo per mezzo della rendita fon­

diaria, del commercio e del prestito, o espone lo sviluppo

delTartigianato, le teorie del prezzo e le dottrine della Chiesa

circa la moralità dei commerci e la limitazione dei guadagni

sulla base del normale bisogno: le pagine dedicate al pensiero

dei Padri e di San Tommaso in specie sono particolarmente

accurate, ed efficaci nel metterne in evidenza le conseguenze

sulla pratica e sulla concezione capitalistica del tempo.

Pratica e concezione che differiscono notevolmente da

quanto, sotto la definizione di

capitalismo,

oggi si intende

0 si fa: in evidente relazione con le diverse condizioni

sociali e politiche fra cui la vita economica si è svolta nel

tempo.

Interessante è a questo proposito la esposizione dei

procedimenti attraverso ai quali si è attuata la emancipa­

zione servile e si sono determinati i successivi sviluppi della

vita economica dalla caduta del mondo romano all'aflerma-

zione del feudale in cui prevalgono forme economiche pre­

valentemente chiuse e naturali: nei secoli X II, X III e X IV

l'affrancazione dei servi prosegue per lo sviluppo delle affit­

tanze e delle mezzadrie sino a che sorge il Comune a dare

nuovo impulso alle attività artigiane e industriali e a creare

1 presupposti di una sua specifica politica economica sulla

base della protezione, delle corporazioni e delle prime so­

cietà mercantili cui risalgono le vere e proprie origini del

moderno capitalismo col sorgere dei banchi e dell’attrezza­

tura bancaria.

È il periodo d’oro dei banchieri e dei mercanti fiorentini

e lombardi e dei lanieri: si affermano le prime concorrenze

dei fiamminghi e delle Città del Nord, e in Francia, in Inghil­

terra, in Germania la rinascita commerciale crea nuove

ricchezze e nuovp forme d'investimenti. Ne seguono lotte e

accordi che intensificano ed ampliano l'azione dd commercio

e preparano lentamente un profondo rivolgimento morale

per cui le ricchezze non sono più considerate come mezzo

indispensabile alla vita, ma vero e proprio fine al cui rag­

giungimento si tende con ogni sforzo lecito e illecito.

Aperte dalle Crociate, le vie dell’Oriente diventano stru­

mento potentissimo per l'espansione di Venezia, di Genova

e delle minori repubbliche marinare italiane e ne conseguono

il sorgere di nuove magistrature, lo sviluppo di nuovi porti,

l’affermazione di nuovi istituti.

Tuttavia ancora sussistono ostacoli che limitano il com­

plesso degli scambi e degli affari a cifre modeste: primi fra