

FRA I L IBR I
nobile famiglia, accetta di unirsi in società con ut) ingegnere
che pretende aver inventato un nuovo modello d’aeroplano
e con lui soggiorna a Londra, ma da quel tentativo non
risulta per Rodolfo che la più completa rovina; egli però
non osa palesarla alla sorella che è in Sicilia, sposa felice.
La signora, alla quale aveva confidato il suo imbarazzo
per non aver potuto trovare a Londra un impiego che gli
desse da vivere decentemente, gli consiglia un ricco matri
monio e lo presenta alla milionaria Miss Lena Sidney.
Rodolfo finisce col provare un vivo e sincero amore per la
giovinetta, degna d’essere scelta in isposa più per le sue
amabili qualità che per i suoi milioni... Il matrimonio si
conchiude... ma il marchese si rende colpevole d’una debo
lezza, indegna d’un animo delicato...; qui lo studio della
tempesta che sconvolge il cuore di Lena e di Rodolfo è
profondo, condotto con mano maestra... Il marchese vor
rebbe cancellare quella macchia fatale con eroismi di valore
e di sacrificio... ma le circostanze che sopravvengono, ren
dono sempre più difficile l’avverarsi della sua brama...
Il lettore segue con ansia lo svolgersi di quella lotta morale,
ammira il coraggio di Rodolfo, perseverante nel cammino
tracciatogli dall’onore, compiange Lena che non ha la gene
rosità di perdonare un fallo, redento con tante prove di
nobiltà e d'amore... Una grande sventura incoglie Rodolfo
e suo cognato... e di contraccolpo ferisce anche Lena nel
più profondo del cuore; ridestando quell’affetto che sem
brava morto per sempre... Due altri personaggi importanti
formano un completo contrapposto morale: Sara Pledge,
la cui duplicità muove a sdegno, e la contessa Giulia Torna
le cui sublimi virtù destano un giusto entusiasmo.
Libro sano che diverte, appassiona e rende migliore
l’animo del lettore.
2. Caravella,
Gli Scorridori del Nejd.
Avventure straor
dinarie nell'Arabia. In-8*, 1934, pag. 275. L. 6.
Gli Scorridori dei Nejd
appartieneallacategoria dei libri
d’avventure, ma è di gran lunga superiore alla media d'essi
non solo per la sua trama forte, che desta interesse acuto e
vibrante, ma specialmente per la parte sostanzialmente
morale che lo pervade. I libri del genere si concludono
normalmente in un vuoto finale, in quanto, dopo un breve
ricordo delle loro vicende, tutto svanisce per la mancanza
d’un intento educatore. In questo lavoro invece rimane,
intimo e durevole, il suo insegnamento morale; si fanno
strada nel giovane cuore del lettore sentimenti gentili.
In esso non vi è la solita trama semplicemente audace, e
nemmeno l’audacia violenta e selvaggia: ma un intreccio
di ardimenti, di generosità, di nobiltà gentili, allietate da
un amore giovane e puro come una fresca sorgente.
Figure forti e degne spiccano sullo sfondod'un ambiente
naturale fedelmente riprodotto, sotto il punto di vista della
flora, della fauna, degli usi e costumi locali.
li
libro riescecosì utileadogni giovane eadogni famiglia,
per la purezza del suo stile, fluido e garbato, la cura nel
vocabolo e l'eleganza dell’espressione.
3. Mioni Mons. Ugo,
Le ienedel deserto.
Avventure. In-8°,
*
934
. Pag- 278- L. 7.
Il
lavoro, ricco di avventure in Europa e nella prateria
americana, formerà la delizia dei nostri giovani e verrà
letto anche volentieri dagli adulti, che seguiranno la caccia
data dal noto Braccioforte e da Paul Allain, il celebre cac
ciatore americano, noto quale re del Cansas, ad un delin
quente, per salvare l’onore di un bravo giovane italiano,
ingiustamente sospettato di essere l’autore di un grave
delitto. Lingua e stile vivace e colorito. È quasi inutile
raccomandare i racconti avventurosi del Mion.
>man-
dano da sè. Il suo nome largamente noto è garanzia della
loro intrinseca bontà.
4. I
d em
,
Ines de Castro.
Avventure. L. 7.
Su questo romanzo, di particolare interesse, ci intratter
remo a lungo in uno dei prossimi numeri.
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