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V I T A

C I T T A D I N A

In M em oria di S. A. R. Il Duca d’Aosta.

Con austera funzione religiosa, svoltasi nel tempio della

Gran Madre di Dio, è stato commemorato il terzo anniver­

sario della morte di S. A. R. il Principe Emanuele Filiberto

di Savoia, Duca d’Aosta.

Il Podestà, rendendosi interprete ^el memore devoto

pensiero della cittadinanza ha inviato alle Loro Altezze

Reali la Duchessa d’Aosta Madre ed al Duca d’Aosta i

seguenti telegrammi:

«Altezza Reale Principessa Elena di Francia, Duchessa

di Aosta Madre. — La Città di Torino rievoca particolar­

mente oggi con immutabile affetto e rimpianto la eletta

memoria del Principe Condottiero tributandole devoto fer­

vidissimo omaggio ».

«Altezza Reale Principe Amedeo di Savoia Duca di

Aosta. — La cittadinanza torinese che custodisce con

fervida venerazione lamemoriacarissimadel VostroAugusto

Genitore, rivolge a V. A. R. neU’anniversario della di Lui

scomparsa il suo devoto accorato pensiero».

La visita delle Gerarchle torinesi

a l Fascio primogenito.

Le Gerarchie della Federazione torinese dei Fasci di

Combattimento ed il nostro Podestà, hanno compiuta il

io luglio una visita al Fascio primogenito ed alle sue fiorenti

istituzioni.

L'importanza ed il significato della visita sono stati

chiaramente illustrati dal «Popolo d’Italia » con il seguente

commento:

t Per la prima volta i dirigenti di una Federazione pro­

vinciale dei Fasci si recano in massa ed in veste ufficiale

a visitare le istituzioni di un’altra Federazione, ed è parti­

colarmente significativo il fatto che la Federazione pre­

scelta sia quella del Fascio primogenito.

«L’ultimo “ Foglio d’Ordini ,, del Partito, pubblicato la

scorsa settimana, conteneva la disposizione di S. E. Starace

circa lo scambio di visite tra i Segretari di tutte le Federa­

zioni provinciali affinchè i gerarchi possano avere una chiara

visione dei problemi anche aU’infuori della propria provincia

ed acquistare in tal modo una competenza più vasta, a

carattere nazionale, utile sotto tutti gli aspetti per chi è

preposto ad un incarico di alta responsabilità come quello

del gerarca provinciale del Partito.

La visita dei gerarchi torinesi a Milano è una diretta

conseguenza di queste recenti disposizioni del Segretario

del Partito e si svòlge, infatti, col suo pieno consentimento.

La città del Fascio primogenito ha fatto molto per il Fa­

scismo, numerose delle sue iniziative ed istituzioni sonostate

prese a modello dalle altre Federazioni provinciali, ciò sia

detto ad onore ed orgoglio di tutte le Camicie nere milanesi;

la decisione del Segretario federale di Torino di compiere

la visita insieme con tutti i suoi collaboratori significa,

quindi, il riconoscimento di quest’opera che Milano è fiera

di poter mostrare ».

Partiti da Torino in aeroplano i gerarchi torinesi sono

stati accolti con cordiale simpatia dai camerati milanesi.

I gerarchi delle due città, dopo aver passate in rivista le

centurie allineate nel campo d’atterraggio, hanno raggiunta

piazza Beigioioso per la visita alla Casa del Fascio, dove è

stata deposta una corona di fiori ai piedi della lapide che

perpetua nel marmo l’olocausto dei Martiri Fascisti di

Stilano. Dopo una rapida visita agli uffici della Federazione,

gli ospiti si sono recati alla Mostra delTAeronautica, attesi

dal Podestà, duca Marcello Visconti di Modrone, presidente

dell’Esposizione, il quale ha fatto da cortese e dotta guida

ai gerarchi per tutto il dedalo delle sale, fornendo precise

informazioni sugli apparecchi esposti e su quanto si riferiva

alla preparazione della riuscitissima Mostra.

I

gerarchi alla finedellaloroattenta visitahannoespressa

al presidente dell’Esposizione la loro gratitudine ed il loro

vivo compiacimento.

Le gerarchie torinesi hanno poi visitate lepiù importanti

istituzioni del Fascismo milanese e nel pomeriggio si sono

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