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Vie, piazze e corsi di Torino illustrali nei nomi,

nelle persone, nei luoghi e nelle date

BATTISTI CESARE (Via).

Prima a sinistra di via Roma

fino a via Bogino (già via delle Finanze).

Nato nel 1875 a Trento, studiò lettere a Firenze, mostrò

subito ardente amore all’Italia, entrando giovanissimo nella

vita politica, facendo attiva propaganda all'idea irreden-

4

tista. Eletto nel 1911 deputato alla

Camera di Vienna fece sentire la

sua voce, e non appena scoppiata

la guerra lascia il suo paese e si sta­

bilisce a Milano. L ’anno seguente si

arruola negli alpini e combatte econ

la parola tiene alta l’idea dell’italia­

nità del Trentino. Ferito all'azione

del Monte Corno, cadeva prigio­

niero con Fabio Filzi (12 luglio

1916);

vieneprocessatoecondannato

alla forca nel fossatodel Castello del

Buon Consiglio di Trento. Non

solo in Cesare Battisti onoriamo il

martire e l'eroe, ma ancora il geo­

grafo, chè egli ci ha lasciato note­

voli volumi di argomentogeografico,

particolarmente sol suo Trentino.

Torino dedicò nel 1929 a Cesare

Battisti un monumento, opera dello

scultore alpino Canavotto, con la

seguente epigrafe: «Cesare Battisti

Mmaawaia • Cwm —Alpino—onor di Trento—gloria

■•MUt! a Tarla* d’Italia — della Patria — passione

e vanto — dei difensori delle Alpi — antichi e nuovi.

IV .II.M D C C C L X X V - X II.V II.M C M X V I ».

A ricordo di Cesare Battisti Torino ha pure inaugurato

nella via omonima una lapide: 1 Cesare Battisti — nato a

Trento nel 1875 — nei libri, nei comizi, nelle anni — entro

la fossa del Buon Consiglio — gridò il santo nome d’Italia

— al carnefice e al mondo. — Il Municipio pose MxxCvtu ».

Vedi

F

il ip p i

L.,

Cesare Battisti,

Torino, Paravia e C.

(Collezione «Vite»), 1929.

BAVA EUSEBIO (Via).

A sinistradi piazza Vittorio Veneto.

Il tratto tra piazza Vittorio e il cono S. Maurizio si

chiamava nel 1840

via

del

Mosckino,

più tardi di S.

Massimo.

Fa nel 1859 che venne dedicata al vincitore di Goito.

Eusebio Bava nacque a Vercelli nel 1790: ufficiale prima

nell’esercito napoleonico, raggiunse poi in quello piemontese

rapidamente il grado di generale: comandò l'esercito sardo

a Governolo (8 aprile 1848) e a Gotto (20 maggio 1848).

A lui ai deve la ritirata strategica sul Ticino dopo Somma-

campagna e Custoza. Ministro della Guerra nel 1849, sena­

tore del Regno. Morì nel 1854. Ci lasciò le

RtUuiom sulla

campagna

del

1848,

che mancadi serenità di giudizi e scritto

con evidente tooo polemico. Tonno per sottoscrizione mili­

tare gli eresse una statua, opera deO'AIbertooi. nel Giardino

Cavour. Nel piedestallo si legge la seguente epigrafe: *Ad—

Eusebio Bava — vincitore a Gotto nel iM - L'esercito

sardo». Il monumento era prima collocato nel cimitero •

fu donato dall'esercito sardo, che volle con tale atto, dare

una prova di gratitudine e di stima, alla memoria di un

uomo per più titoli benemerito. Su di lui vedi:

Della vita e

delle imprese del generale barone Eusebio Bava,

Torino,

tip. Progresso, 1854.

BAVENO (Via).

A destra del corso Francia, fra le vie Capelli

ed ExiUes.

Comune della provincia di Novara, a 205 m. d’altezza,

sulla sponda orientale del Lago Maggiore ai piedi del Mot-

tarone, sulla strada del Sempione, di fronte alle Isole Bor-

romee. È stazione estiva molto frequentata. Conserva un

antico battistero romanico. Baveno

è

molto c<

<per

le sue cave di granito rosso e bianco, che sono m attività

fin dal 1500: il granito rosso detto volgarmente

Miarolo

si estrae più particolarmente dal Monte Camoscio, quello

bianco dal Monte Castello. Possiede anche giacimenti di

calcopirite lungo il torrente Spessa.

BAZZANI LUCIO (Via).

Tra corso Francia e via Nicola

Fabrizi.

Via dedicataal Martire fascistanatoa Viareggionel 1904,

morto a Torino il 18 dicembre 1922. Studente al Politecnico

di Torino, entusiasta deDe nuove idee fasciste, venne sssas-

otih

) fw— — . Lidia

sm

tragica noe ne pana u

»Corriere deDn Sera » dal 19 dicembre 1922.