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Delle molte benemerenze del Policlinico verso

l'umanità sofferente si è reso interprete il Pode ­

stà, che ha pronunciato il seguente discorso :

Altezza Reale,

i<Prego V. A. di accogliere il vivissimo rin

graziamento della civica Amministrazione e del­

la Presidenza del Policlinico per aver voluto

onorare della Vostra Augusta ambitissima p re­

senza questa cerimonia.

« Cerimonia semplice ed austera, che ho de

siderato si svolgesse in questa sede municipale,

perchè è giusto e doveroso che la nobile Istitu­

zione riceva qui meritato plauso ed ufficiale rin

graziamento. Poiché è la città stessa che sente

di dover esprimere ai benemeriti, che disinteres­

satamente vi hanno dato e vi danno cure e

tempo distolti dai loro studi e dalla loro profes­

sione, la profonda sua gratitudine per le soffe­

renze alleviate, per l'assistenza prodigata alle

classi più umili e più bisognose di amorevolezza

e di aiuto.

« La carità non è di solo pane, ma la più

squisita ed illuminata è indubbiamente quella

che dà conforto e balsamo alla miseria fisica;

che ripara le ingiurie e le avarie provocate da l­

la ereditarietà, dalla indigenza, dai contagio e

dall'infortunio, e che sono perciò degne della

maggiore e più affettuosa sollecitudine.

ti La cura specializzata, per la somma di studi

e di spese che richiede, era purtroppo soltanto

accessibile alle classi ^agiate : il Policlinico ha

colmato questa dolorosa lacuna prodigando la

sua opera ad ogni sorta di sofferenze, per mez­

zo di scienziati e di clinici illustri, la cui assi­

stenza sarebbe altrimenti stata esclusività di po­

chi privilegiati.

« Il Policlinico compie oggi il suo quaranten­

nio di vita, che è un quarantennio glorioso di rea­

li benemerenze, innumerevoli ed insigni, che si

riverberano sulla città e sulla Nazione. Il con­

senso di Principi, di Enti, di benefattori, la co­

spicua affluenza di malati da ogni parte della

Città e della Provincia hanno dimostrato quanto

sentita fosse la sua necessità e quanto provvida

sia la sua opera.

< Mi è dunque gradito dovere di segnalare al

la pubblica gratitudine gli illustri fondatori Carlo

Forlanini e Camillo Negro, Carlo Reymond, G iu­

seppe Gradenigo, Giovanni Secondi, Mario Mot-

ta, Umberto Baglione, Camillo Galli, Giacomo

Peroni, Ignazio Dionisio, Luigi Ferria, Guido

Scarpa, Agostino Seymandi, nomi noti e cari al­

la Città, che essi hanno onorato colla loro opera

e colle loro benemerenze, e i loro maggiori col

laboratori e continuatori fra cui, a titolo d'onore,

segno l'attuale solertissimo Presidente professor

Gerolamo Piccardi; ai quali tutti il Comune at­

testa il suo sentito plauso e ringraziamento.

ii E il cammino luminoso e benefico ha prose*

guito senza interruzioni e senza indugi anche nei

tempi più fortunosi ed avversi; il Policlinico, cho.

comprende ormai tutte le specialità medico-chi­

rurgiche, reca oggi un magnifico contributo alle

opere assistenziali istituite

verno Fascista

per la difesa e miglioramento della stirpe, col­

la sua sezione delI'Aiuto Materno, col Dispensa­

rio Celtico, col Laboratorio Sierologico, colle vi­

site prenatali, ed altre istituzioni eugenetiche.

HLa civica Amministrazione è lieta così di

constatare come, anche in questo campo, ogni

attività si orienti e si inquadri nelle finalità che

il nostro Duce, neU'ordine mirabile della sua

mente, ha segnate e persegue per il prestigio e

per la grandezza della Patria, e ne trae il più

sicuro auspicio per il pieno loro raggiungi­

mento ».

Elevate parole pronunciarono ancora i profes­

sori Piccardi, presidente dell'istituzione, Guido

Malan e Roasenda che commemorarono rispetti­

vamente il prof. Forlanini ed il prof. Negro.

Il cav. Battaglia, a nome dell'Associazione

Combattenti presentò al presidente una targa; il

prof. Fedele Negro ringraziò a nome della fa­

miglia per le onoranze rese al padre.

Il Principe, le autorità e gli invitati si recaro­

no quindi alla sede del Policlinico per inaugu­

rare due lapidi a ricordo dei fondatori prof. For­

lanini e prof. Negro.