

D o n
E r n e s t o LaTTES
:
Forti, sani, pronti.
No
zioni d'igiene, I voi. di pag. 180 con 94 il
lustrazioni. Lattes e C. Editori, Torino, 1930;
L. 8.
Il libro è destinato alla I" classe delle scuole
secondane di avviamento al lavoro. Esso con
tiene notizie assai utili non solo per gli studenti,
ma per ogni ceto di persone di qualunque età.
L’A. in forma semplice e chiara spiega infatti
com’è costituito e come funziona il nostro cor
po, indica gli elementi principali di cui ha bi
sogno l’uomo per vivere, i cibi e le bevande che
gli occorrono, colle rispettive loro proprietà, e
mette in guardia contro i danni del fumo e del
l’alcool, e dà consigli pratici sul modo di ve
stire e di tenere la casa. A questo volume ne
seguirà fra non molto un altro, destinato alla
2* classe, ed arricchito anch’esso di numerose il
lustrazioni. L’opera merita di essere largamente
diffusa e conosciuta.
L
u ig i
B
o r e l lo
- M
ario
Z
l c c h i
:
Blasonario biei-
lese,
Torino 1929.
L’opera dei due illustri autori — così favore
volmente noti per le numerose monografie di sto
ria piemontese — è veramente degna di essere
segnalata, per la diligenza, colla quale essa ven
ne compilata e per le notizie davvero preziose
che essa contiene sulla storia di Biella e sulle
famiglie biellesi, molte delle quali si sono tra
sferite in altre parti del Piemonte ed hanno ono
rato la loro città di origine. L’esame genealo
gico delle antiche famiglie biellesi è utile anzi
tutto per dimostrare come infondata, almeno per
Biella, l'origine signorile del Comune, troppo
debolmente negata dagli autori e per combatte
re la discendenza manfredinga attribuita con so
verchia condiscendenza a troppe famiglie, men
tre è forse ammessibile soltanto per i conti Avo-
gadro, il cui capostipite Bongiovanni era conte
di Vercelli.
L’opera è divisa in due parti; nella prima ti
danno per ordine alfabetico brevi notizie sulle
famiglie biellesi, nella seconda parte si trovano
raccolte in otto splendide tavole le loro armi, ric
camente riprodotte a colori, in una forma tipo
grafica perfetta. La lettura di questo libro è mol
to interessante, perchè dimostra quante bene'
merenze le famiglie biellesi si sono acquistate
nei campi più vari, della milizia, della magistra
tura dell'arte, del commercio. Primissima va ri
cordata la famiglia
Coilocapra,
nelle varie at
tuali diramazioni dei conti Capria di Cigliano,
conti Cromo di Ternengo e marchesi Cromis di
Trana, la quale ha il grande merito di aver fa
cilitata la dedizione di Biella alla Casa di Savoia
nel 1379. I
Bertadano
sono insigni per beneme
renze acquistate fuori della loro terra, tanto che
Tortona concede a Giovanni Giacomo Bertadana
il diritto di inquartare l'arma della città e così
pure Asti, in cui esso fu per vari anni podestà.
I
Ferrerò
nelle due linee dei della Marurra e dei
Ferrero-Fieschi di Mas^erano legano il loro no
me col glorioso fondatore dell'aima dei bersa
glieri. Molte famiglie biellesi hanno dato uomi
ni alla monarchia sabauda e alla nostra Torino,
degni di memoria e di gloria. Ricorderò Anton:o
Bertola, avvocato ed ingegnere militare, direttore
dei lavori di difesa nel memorando assedio di
Torino del 1706; Giacomo Bosio maestro di
Emanuele Filiberto; Giovanni Battista Cassinis
giureconsulto e ministro, a cui fu innalzato un
monumento nel nostro giardino della Cittadella;
Antonio Coda il primo storico di Biella; Pietro
Mp.rochetti, scultore di grande valore a cui si
deve il monumento ad Emanuele Filiberto eret
to in Tonno nella piazza San Carlo; Bernardino
Galliari, delicato ed illustre pittore, onore del
I arte piemontese; Quintino Sella industriale ed
uomo politico di eccezionale valore. La ben nota
attività commerciale ed industriale di Biella trova
i suoi esponenti in numerose famiglie, che sono
dagli autori giustamente ricordate. Così gli Am
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