

i piani più elevati delle case, situate a lo
ro volta nelle regioni altimetricamente più
elevate e per i quali diventa pertanto insop
portabile. Donde la necessità di abbondare
negli impianti di produzione; parte di essi
risulta destinata pertanto a fornire acqua so
lo in pochi giorni deU’anno, il che provoca
un aumento notevole nel costo dell'acqua.
A l compenso degli squilibrai giornalieri si
provvede in genere col funzionamento dei
serbatoi di compensazione; ad essi è pure
affidata la funzione di riserva limitatamente
alle necessità di alcune ore.
Nella tav. n. 7 è riportato un diagramma,
che è tracciato direttamente dal grande ser
batoio di Valsalice dell*Acquedotto Muni
cipale e che indica lo spostamento del livel
lo superiore dell’acqua nel serbatoio ad ogni
istante ; vi si può notare il maggior consumo
del martedì, il minor consumo della dome
nica e il minor consumo di ogni giorno fe
riale dalle 12 alle 14 ; esso è la riproduzio
ne esatta del diagramma stato tracciato nel
la settimana dal 18 al 25 febbraio 1929.
Può interessare conoscere come venga
consumata l ’acqua, che si sroga alla citta
dinanza torinese : una parte è assorbita dai
servizi pubblici municipali (inaffiamento,
lavatoi, scuole, ecc.) una parte dai servizi
militari, una terza parte dai servizi indu
striali e infine la maggior parte dagli usi
domestici. Le percentuali di tale ripartizio
ne sono, almeno per quanto riguarda l ‘Ac
quedotto Municipale, ad un dipresso le se
guenti : 15,1 per cento del consumo totale
per i servizi pubblici, 10 ,4 per cento per i
servizi militari, 26,8 per cento per le indu
strie, 47,7 per cento per gli usi domestici. Si
può osservare che una certa quantità, che si
valuta del 24 per cento, è consumata per
usi, per i quali non occorrerebbe acqua con
tutti i caratteri richiesti da una buona acqua
potabile.
Nella tavola n. 8 la ripartizione dei con
sumi è fatta per tutti gli anni dal 1906 al
1922 per l ’Acquedotto Municipale; da no-
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