

Federico Sclopis e l ’ a rb i t ra to
p e r la q u e s t i o n e d e l l ' A l a b a m a
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conte Federico Sclopis di Salerano,
nato in Torino il IO gennaio 1798 ivi morto
il 18 marzo 1878, uomo politico di grande
valore e storico e letterato di buona fama,
dopo essersi addottorato in leggi nella no
stra Università, entrò a far parte dei funzio
nari del Ministero degli Affari Esteri, avvia
tovi dal conte Prospero Balbo. Abbandona
ta dopo pochi anni questa carriera, passò,
per secondare la sua naturale inclinazione,
nei ruoli della Magistratura, percorrendone
i vari gradi sino a quello di Capo del Mini
stero Pubblico.
Salito al trono Re Carlo Alberto il 27
aprile 18 3 1, lo Sclopis fu scelto con altri per
lo studio e le proposte di riforme alla legis
lazione penale e civile : formatosi poi nel
1848, in seguito alla promulgazione dello
Statuto del Regno, un Ministero costituzio
nale, gli fu assegnato dal Sovrano il porta
fogli della Giustizia.
Nominato senatore del Regno nel 1849,
nell'anno 1868 fu insignito dcH’Ordine del
la SS. Annunziata. Lo Sclopis fu Presiden
te dell’Accademia delle Scienze, della De
putazione Piemontese di Storia Patria,
Membro dell’ istituto di Francia e per molti
anni del Consiglio del Comune della sua
Città, dove portò sempre la sua buona pa
rola incitatrice, dove rifulsero la sua sere
na bontà, il suo alto sapere.
Tanto durante la sua carriera ammini
strativa, quanto durante quella giudiziaria,
e anche dipoi, nei ritagli di tempo che le
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sue alte cure gli concedevano, egli si dedicò
con amore agli studi storici e letterari, la
sciando vari e notevoli scritti, fra cui il più
importante : « La storia della legislazione
italiana dall'epoca della Rivoluzione fran
cese (1789) alla riforma del 1847 ».
Ma il suo nome è altresì legato a quell’ar
bitrato sulla questione dell’Alabama, cui
presiedette nel 18 7 1 .
Detta questione era sorta fra l ’ Inghilterra
e gli Stati Uniti d’America, i quali ultimi
sostenevano aver quella, durante la guerra,
cosidetta di secessione, fra sii Stati ameri
cani del Nord e quelli dei oud, violati i do-
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