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P E R UNA GIORNATA ESTIVA NORMAL E

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Il minimo e massimo sopra considerati di­

verranno allora rispettivamente di 2450 e

2900 litri al secondo ; se la popolazione cre­

scerà nell*avvenire con l ’andamento di que­

sti ultimi anni e con uguale andamento cre­

scerà pure il consumo individuale, la

potenzialità di tutti gli impianti potrà rite­

nersi esaurita entrc^il 1936.

Le curve, che (inora abbiamo considerate,

si riferiscono a consumi globali medii nei

singoli anni, ma evidentemente non in tutti

i giorni dell’anno si consuma la stessa quan­

tità di acqua come pure non in tutte le ore

delia giornata.

Per dimostrare il variare del consumo nel­

le varie stagioni di uno stesso anno è stato

costruito il diagramma n. 4 dell’acqua con­

sumata, comprese le perdite, dagli Utenti

dell’Acquedotto Municipale nel 1927 e che

corrisponde a quanto del resto è intuitivo :

che cioè il maggior consumo si ha nella sta­

gione estiva.

G limiteremo partanto ad osservare che

sul consumo medio di tutto l ’anno il massi­

mo consumo arriva al 1?^0/ e il minimo al-

18 7% . Analogo al precedente è il diagram­

ma n. 5 costruito per l'anno eccezionale

1928; gli scarti sulla media (urono in tale

anno del 128% e 88,5% rispettivamente

pel massimo e pel minimo.

Il

diagramma n. 6 mostra l ’andamento

del consumo dell’acqua, comprese le perdi­

te, in una giornata normale estiva; ad un

consumo minimo nelle ore notturne corri­

sponde un massimo consumo nelle ore diur­

ne: notevoli le punte, che precedono il

mezzogiorno e le ore 20, corrispondente­

mente alle necessità della preparazione dei

pasti giornalieri : notevole altresì il minor

consumo tra il mezzogiorno e le 14, dovuto

sopratutto al riposo dell’attività industriale

in tale periodo della giornata. In una stessa

giornata (normale estiva) il massimo sta alla

inedia del consumo come 125,5 sta a 100

ed il minimo come 69 a 100.

Una variazione nel consumo si ha anco-