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I s t i t u t o " C o n t i R e b i u d e n g o

( D i t e g n o d

e

11' A r c h i t e 11 o G i u l i o V a l o t t i , S s l e t i s t o )

tfherita Bosco». 11 30 luglio 1922, traspor­

tava la sua dimora nell’ attuale edificio, sito

presso la cascina Conte d ’ Ales, e precisa-

mente fra via Paisiello e via Mercadante, e

prendeva il nome di Oratorio Don Michele

Rua in memoria del primo e degnissimo

successore dell’ immortale Don Bosco.

Nella nuova ed ampia palestra di vita

giovanile l’Opera assunse in breve propor­

zioni gigantesche : ben cinquecento frugo­

lini accorsero a rallegrarla. Accanto sorsero

un florido Circolo Giovanile di oltre cento

aderenti, una Banda musicale, una scuola

d; canto, una rigogliosa Unione di Padri di

Famiglia e un Comitato Patronesse di sei­

cento associate.

A tutt’oggi la provvida Istituzione prose­

gue alacremente il suo scopo : quello cioè

di raccogliere le giovani generazioni, istruir­

le nei loro doveri verso Dio, verso il pros­

simo e verso se stessi.

La bella chiesa annessa è regolarmente

ufficiata : per essa hanno comodità di sod­

disfare ai doveri religiosi tanti fedeli, che,

per la lontananza della Parrocchia a cui ap­

partengono, si troverebbero impossibilitati

di adempiervi.

8. Istituto Missionario Coati Robaudengo (corso Vercelli)

In corso Vercelli, appena fuori della cinta

daziaria, sta sorgendo in un vasto terreno di

33 mila metri quadrati, il grandioso Istituto

Missionario « Conti Rebaudengo », destina­

to ad educare e formare dei missionari coa­

diutori capi d ’arte.

I giovani che, mossi da santa vocazione,

saranno accolti nel nuovo Istituto Professio­

nale apprenderanno, secondo le naturali

loro inclinazioni, quelle norme teoriche pro­

fessionali unite alle esercitazioni pratiche,

che un giorno dovranno insegnare nelle mis­

sioni. Saranno così nobilmente associati al

sacerdote missionario neH’ " r*'’ra dell’ evan­

gelizzazione, compiendo accanto a lui un

efficacissimo e prezioso apostolato di bene.

L ’ Istituto, che potrà contenere oltre 200

allievi, si deve totalmente alla splendida

munificenza del nobile Conte Eugenio Re­

baudengo, Senatore del Regno, anche in

memoria della degnissima virtuosa sua con­

sorte Teresa Ceriana, spentasi nel 1919.

In esso sarà impartita l’ istruzione teo­

rico-pratica delle seguenti arti e mestieri :

meccanica, elettricità, tipografia, legatoria,

falegnameria, sartoria, calzoleria, tessitu­

ra, ecc.

Sarà certo il più grande Istituto del ge­

nere, che tornerà a grande onore del muni­

fico benefattore e della Città di Torino.

III. Istituti torinesi diretti dalle Suore

Fitflie di Maria Ausiliatrice

Nel marzo del 1876 il Beato D. Bosco vol­

le iniziare qui in Torino, vicino al Santuario

di Maria Ausiliatrice, anche l ’Oratorio per

la gioventù femminile. Poche Suore alla vo­

ce del Padre lasciarono Mornese, il piccolo

paese monferrino, e vennero a Torino. Nel

piccolo generoso manipolo erano due anime

grandi : l ’una, Madre Elisa Roncallo, che

fu eletta a direttrice della sorgente Casa;

l ’altra, Madre Caterina Daghero, eletta Vi-