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del lavoro. Nel 1927-29 furono 184 i rico
verati, di cui 46 gratuitamente e 56 a pen
sione semi-gratuita.
Con il personale e nei locali dell Istituto
s: è pur sempre coltivato l ’Oratorio festivo
con gran benefizio di quel rione, che mostrò
di apprezzare cordialmente l’opera dei Sa
lesiani.
6. O ratorio di San Paolo
(Ira corso Rarconigi, via Vrrzuolo,
via Vigone. via Luterna in borgo San Paolo)
Non si deve dimenticare che, nominare a
l ’orino, durante la guerra e nell’immediato
dopo guerra, la Borgata S. Paolo, era far
I>ensare a quanto di più minaccioso potesse
offrire l’atteggiamento delle masse operaie.
Eppure, in mezzo ad una popolazione così
indisposta, proprio nel 1918, s’iniziò 1Ora
torio di S. Paolo e nella tremenda crisi del
primo dopo guerra si svolse e prosperò.
11 programma di questa fondazione era
quanto mai ampio. Allontanandosi dal con
cetto di solo Oratorio festivo o di sole pra
tiche e istituzioni religiose, diventava quo
tidiano, per l’assistenza dei fanciulli nel
dopo scuola, quando i loro genitori sono an
cora al lavoro; per l’assistenza degli operai
dopo il lavoro per quanto concerne la loro
formazione intellettuale, morale, civile. Per
raggiungere questo secondo scopo si sono
(rganizzate numerose e fiorenti sezioni, che
abbracciano tutta la famiglia cominciando
dai piccolini, mezzanini, giovani, giovanot
ti, uomini, padri di famiglia, fino alle buo
ne mamme. Sono circa 4 mila tesserati dcl-
l’Oratorio, di cui 1200 padri di famiglia.
Per il conseguimento dello scopo religioso
si progettò e si condusse a termine un gran
dioso tempio «
Gesù A dolescentc
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lo divino della gioventù operaia, che venne
consacrato nel 1925.
7. O ratorio Don Michele Rua
(via P aiiid lo,
25:
borgata
Monitrota)
Quest’Oratorio fondato nel l’apri le del
1919, ebbe una prima residenza in via Can-
tlia, 4, in locali di proprietà del comm. Lui
gi Grassi e denominavasi Ricreatorio «Mar-
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