

dicazione) l’ I/omc e la
Donna :
a questo punto
la concitazione e la sofferenza scompaiono e il
canto d'amore si snoda libero, ampio, in com
piuta serenità e perfetta pienezza, spaziando nel
piane del più alto concetto, fluendo nella più
chiara adesione della ferma fatta agile e tersa e
hnalmente sgombrata da ogni pesantezza di en
fasi e da ogni involuzione di simbolo.
Per questa e per !e altre bellezze del suo ul
timo lavoro, per la nobiltà indiscutibile del suo
sforzo avstero e sincero, per i buoni risultati
raggiunti, il poeta Pellicano — anche se in lui
tenta, forse inutilmente, di formarsi il dramma
turgo — deve essere segnalato a coloro che nel
magistero religioso e civile della poesia ancora
credono per la redenzione dell'avida e farragi
nosa umanità contemporanea.
(p . r.).
A .
P.
SlNNETT,
lì monde occulto.
Traduzione
dall’inglese di £. de Brandis; pagg. XIII-166.
Edizione « Prometeo », Torino. L. IO.
Un pregio particolarissimo raccomanda que
st'opera a tutti quanti in genere si occupano in
qualche modo del movimento ognor più vasto
ed importante della teosofia. Il libro del Sinnett
unisce all'alto valore storico un valore dottrinale,
nè può essere ignorato da chi voglia rendersi con
to del sorgere e dell’esistere della Società Teo
sofica.
Bene ha fatto quindi la Editrice « Prometeo »
presentando in veste degna una traduzione ver*-
mente accurata e raccomandabile di questo la
voro.
D
o t t
.
T.
P
a s c a l
,
La Sapienza Antica attraverso
i secoli.
TorTho, Casa Editrice « Prometeo ».
Prezzo L. 7.
In quest’opera, che è una serie di conferenze
tenute alla Società Geografica francese, l’autore
presenta un rapido schema di storia dell'evolu
zione dell’umanità o meglio i concetti fondamen
tali che di questa storia spiegano le direttive
1 entare di tratteggiare sia pure con rapidi cenni
le direttive ideali per cui l’uomo muove i passi
sul faticoso cammino del progresso, indicare la
mèta e dare di quella spinta al miglioramento
onde l'umanità appunto si muove, una ragione
sintetica sotto un punto di vista comprensivo, è
certamente intento altamente lodevole. Ciò ap
punto tenta l'autore, e nel suo sforzo miti e leg
gende, preistoria ed istoria si illuminano di luce
novella ed assumono significazioni più coerenti.
Per quanto l ’autcre proceda necessariamente
con tratti rapidi e condensati, pure orizzonti nuo
vi riesce a far intravedere ed offre allo studioso
dei grandi problemi storico-sociali elementi di
giudizio, criteri di
gui.la, mezzi di sintesi ed ipo
tesi di lavoro molto feconde o certo più com
plete di quanto non sia stato fatto dagli studiosi
di mitologie e di religioni compatate.
D
o t t
. A
nton io
F
o s s a t i
,
Origini e sviluppi della
carestia del
1816-17
negli Stati sardi di Terra
ferma :
con prefazione del Prof. Attilio Gari-
no-Canina della R. Università di Pisa. Libreria
scientifica Giappichelli, Torino.
L'argomento trattato dall'A . è di gTande im
portanza per la storia piemontese, anche perchè
ha rapporto colle condizioni determinatesi dopo
l'ultima grande guerra.
Il Fossati serio studioso di problemi econo
mici, e nostro apprezzato collaboratore, ha tro
vato ampio materiale per il suo lavoro negli ar
chivi municipali di Torino, ove giacciono ancora
importantissimi ca^ tm ì ignorati dagli studiosi
di cose di nostra - .- ..a sabauda.
Il
libro, assai interessante per le vicende eco
nomiche dell’epoca presa in esame, contiene un
capitolo che riguarda le tristi condizioni delle fi
nanze comunali della capitale sabauda in quel
periodo, e che siamo lieti di riprodurre, col cor
tese consenso dell’autore :
« li vuoto delle casse dello Stato gravemente si
ripercuoteva nelle mancate esazioni di assegni,
pensioni, interessi di debiti, ecc. La lunga mora
nei pagamenti delle pensioni faceva scrivere a
Vittorio Emanuele I indirizzandosi al Borgarellt.
« Ho avuto qui (in Savoia) dei reclami in gran
dissima quantità di pensionati ed in specie ec
clesiastici, frati, monache che muoiono di fame,
perchè le loro pensioni non sono state più loro
pagate da un anno; essi hanno ragione di lamen
tarsi e questo fa cattivo effetto nel pubblico ».
« Dall'altro canto le continue suppliche al Re,
della Gttà di Torino e che in gran numero tro-
vansi riportate nelle « Ragionerie » dell’Archivio
Municipale, testificano le triste condizioni delle
finanze comunali della capitale, la quale non
sempre era in grado di provvedere al pagamento
degli interessi dei debiti.
«Gravosissime erano in particolar modo le con} 65S {