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pizzi, piume e nastri. Accanto a nomi di industrie

potenti troviamo quelli dei nostri geniali artigiani

che qui documentano la loro inesauribile fantasia e

la loro insostituibile funzione di indispensabili com­

plementi della grande industria. Particolare rilievo

meritano i po»teggi delle Donne Fasciste di Torino.

Trento e Savona e di altre città nonché quello di

Forlì.

K in questa sezione che l'istituto di Coniglicoltura

« Carlo Pacchetti » di Alessandria presenta coi suoi

prodotti il noto cospicuo serio contributo all'autar­

chia. che ebbe l ambito elogio del Duce. È pure

presente in questa sezione, coi suoi caratteristici

prodotti, l'istituto Sperimentale di Napoli.

Un settore originale della sala centrale è costituito

dalla « Casa Modello », la quale dà un esempio di

pratica utilizzazione dei tessuti autarchici nella casa

e nell'arredamento, con la ricostruzione di qualche

ambiente, allo scopo di mettere in evidenza le mol­

teplici applicazioni dei tessuti autarchici alle neces­

sità della vita quotidiana. I mobili, die si possono

definire surrealisti, tranne i sostegni, sono tutti in

vetro, in modo da dare particolare rilievo alle stoffe

autarchiche. Un ambiente di questa « Casa Modello »

è dedicato alle massaie rurali e alle altre organizza­

zioni femminili del P. N. F.

Pro-eguendo giungiamo alla sala quarta occupata

dall'Ente del Tessile Nazionale il quale con la par­

tecipazione alla c Mostra dell'Abbigliamento Autar­

chico • ha inaugurato una nuova e indovinatissima

forma di propaganda.

Tale propaganda tende soprattutto a creare quelle

particolari condizioni psicologiche, che permettono

di superare ogni diffidenza preconcetta, dando luogo

ad un'intima e spontanea persuasione. Ciò significa

dare al consumatore una speciale educazione, che

risponda non solo ai fini autarchici, ma che gli giovi

altresì nella valutazione, nell'uso e nel trattamento

dei tessuti prettamente nazionali, rendendolo edotto

delle cause che possono averne determinato una non

perfetta riuscita.

Nella « Mostra dell Abbigliamento Autarchico »,

l'Ente del Tessile, che si è assunto questo compito

tanto importante quanto delicato, ha voluto avvici­

nare per quanto è possibile il pubblico alla tecnica,

offrendo ai visitatori una serie continua di dimo­

strazioni pratiche, di analisi e di prove di labora­

torio, le quali dimostrano, per esempio, come il più

delle volte si possono compromettere le qualità di

resistenza e di durata di un tessuto, lavandolo con

detersivi non adatti o stirandolo senza particolari

cautele.

Perciò nel Padiglione deU'Ente del Tessile un'iscri­

zione giustamente ammonisce : «

Non condannate un

tessuto per il risultato che esso può avervi dato: ai-

sicuratevi piuttosto che il trattamento usato sia

quello che più gli conveniva

».

Al pdbblico, d'altro canto, è data facoltà di far esa­

minare dall'Ente del Tessile un campione di tessuto,

che nell'uso o nel trattamento abbia presentato degli1

inconvenienti. In seguito a questo esame, che viene

eseguito gratuitamente, il consumatore può sapere

perchè il tessuto non ha dato quei risultati che egli

si attendeva.