

reale disposta nella galleria aperta sul coreo Mas*
-imo d'Azeglio e che partendo presso l'ingresso corre
lungo tutto il lato fino al limite del teatro.
Il programma della manifestazione comprende cin
que presentazioni floreali, suddivide per settimane
consecutive, che si svolgono nelle gallerie interne
del Palazzo Moda appositamente allestite.
La prima presentazione è dedicata alle « orchidee e
piante esotiche », e riflette una produzione di singo
lare interesse per il numero e il valore delle varietà.
Seguono le piante « per appartamento », le « piante
da parco e giardino », la « settimana delle rose »,
le « piante da mosaico e finiture varie per giardino ».
Nel giardino del Palazzo l'Ente Nazionale della
Moda, con la collaborazione del dott. Cappelletti
dell'istituto Botanico della R. Università, ha offerto
ai visitatori una dimostrazione della coltivazione
delle piante tessili più fibrose coltivate in Italia e
nelle terre dell'impero.
Aperta con la sfilata inaugurale dei Modelli di Alta
Moda alla presenza di S. A. R. la Duchessa di Spo
leto, delegata a rappresentare S. M. la Regina Im
peratrice. deU'Eccellenza Amicucci in rappresen
tanza del Governo, del Federale in rappresentanza
del Partito, del Prefetto, del Podestà e delle mas
sime Autorità, la « Mostra dell'Abbigliamento Au
tarchico », come le altre manifestazioni di comple
mento allestite dall'Ente Moda con la collaborazione
degli organi corporativi e sindacali e con il fattivo
aPP°ggio
delle Autorità e degli Enti locali, ha ot
tenuto il più lusinghiero successo. Essa ha offerto
al grande pubblico un quadro completo ed esau
riente delle possibilità autarchiche della nostra in
dustria dell'abbigliamento e della genialità del nr
stro artigianato contribuendo a sfatare l'insulsa leg
genda della superiorità straniera in alcuni settori di
produzione.
L'Ente Nazionale della
Moda,
sotto la guida del Pre
sidente Conte Giriodi Panissera c del Direttore ge
nerale
dott.
comm.
Y'iadimiro Rossini, ha compiuto
con questa grande manifestazione un notevole passo
verso
il raggiungimento dei compiti assegnatigli ed
ha
contributo a riaffermare quella tradizione di de
ganza, di signorilità e buon gusto che è prerogativa
universalmente riconosciuta della città di Torino.