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M E D A G L I A D ’O R O

C O N T E A N N I B A L E L O V E R A D I M A R I A

Annuali Lotosa di Maua discendeva da antichissima no­

biltà piemontese, tanto per parte del defunto padre suo.

Angelo, quanto per parte della madre Manuela Della

Chiesa di Cervlgnasco e BeneveIlo. Un cenno esauriente,

per quanto sommario, sulla quasi millenaria dlscendcroa

della famiglia dei Lovera ricca di uomini che onora­

rono

grandemente la loto stessa nobiltà trasmettendoli

gelosamente di padre In figlio il compito di continuare

nei secoli la tradizione avita — tradizione che il nostro

Eroico concittadino ha cosi fulgidamente riaffermata —

non

è consentito dalla disponibilità dello spalto. Accen­

nerò soltanto che 1 Lovera provengono dal ceppi c— sa iI

del secolo a degli AurlaU e dei Robaldlnl già noti nd-

1812. e che già nel 1290 1 Lovera godevano spedali pri­

vilegi a Demonte, dominando con altre famiglie collate­

rali tulle ampie valli di Stura e del Otsao. Goti da un

Ludovico (1900) e da un Sanino I (ISSO) via via che le

generarionl ri seguano, questa famiglia ri ingrandiate ar­

ricchendosi di nuovi rami d ie acquistano 1 tendi ad 1pre­

dicati di Caadgtmne. di Cteas. di TaMtort. di Marta, n

primo Conte Lovera di Marta fu Filippo te a r io (1T02-

iTlt> ovato nd 118, dd tendo eionesasogM nsTalta v a li

del Tinta (H na ido ) con trito da un barpo eM n rio . am­

puto. Marta.

Nei tempi più vicini d nostri, intorno d 1000. special-

mente per la condotta valorosa che 1 Lovera di Maria

sempre tennero durante le guerre per l’onore e la gran­

dessa «un» Patria e per la indefettibile fedeltà d Re di

Sardegna, ricordo i tre fratelli Lovera di Marta: O

h é iw

,

generale, che col dragoni di Chablais. partecipò motto

onorevolmente a tutte le ***,*1p*gw* dd ino tempo; Gn­

omo. che servi nd reggimento cavalleria «Monferrato».

i» l | inii| miin Q grado di Brigadiere d'Annata e di Gover­

natore dell’allora Importantissima plana di Chlvasao; e

G

iu s b k

. dd reggimento cavalleria «Piemonte* che la­

sciò la v iu sul campo di battaglia, poco prima della pace

di Cherasco.

lfd B lsurglu n tn s nelle campagne ddrftuBprndrnaa tro-

vlamo ancora: un

fm wm te u ra u i (1710-1002)

che, dopo essere dato, giovanissimo. cadetto nella guar­

dia dd corpo di «appèsone, cadalo l'impero entrò In Pie­

monte e n d

1«21

ri dteOn» neOa d ta a d ri Pdanm M al»

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