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M E D A G L I A D ORO A L B E R IG O M A R R O N E

A

lbkuco

M

auonz

nacque a Lacera — provincia di Fog­

gia — ma la glorificazione della sua bella ardente giovi­

nezza e della bella eroica morte in questa rivista della

nostra città è ugualmente meritata e legittima. D llattl

egli venne tra noi all’età di tre anni e poi sempre vi ri­

mase. cosicché Torino — fiera che egli si sla cresciuto

e formato, presso le sue scuole e presso le sue officine,

respirando la sua aria. 1 carattere volitivo ed Intrepido

che ha poi cosi luminosamente dimostrato — è anche

orgogliosa che rEroe si sia nutrito della fede e dello spi­

rito guerriero della città «che non ha mal temuto la

guerra > e che proprio sulle sue montagne egli sla dive­

nuto un forte e valoroso soldato. Torino sabauda e fa­

scista quindi giustamente considera Alberico Marrone de­

gnissimo rappresentante delle più nobili tradizioni guer­

riere della sua gente e come suo autentico figlio, e ne

esalta con materno affetto 1 suo luminoso ascendere nel

cielo della gloria immortale.

Le modestissime origini famigliar! di questo eaporalino

che. per merito proprio, a— i — non avendo ancora

cooptato 1 diciannove anni — al p ii atto grado di qneUa

▼Irta militare che è la p ii fulgida espressone della no-

« ta stirpe, ed * aatenttra nobiltà, tngtgeatlani la aaa

figura e la eleva, al disopra della nascita e delle vicende

terrene, a simbolo e documento di una realtà sopranna­

turale. La sua vita brevissima e la sua morte fulminea

si rassomigliano, cosi che non si riesce a distinguere l’at­

timo in cui, al sogno di vittoria Insito nel gesto ardito e

nella forza inesauste della fede, segue, col trapasso, il ri­

sveglio nella gloria più fulgida.

Alberico Marrone aveva appena tre anni quando il padre

Ettore e la madre Ar Loda, entrambi di Lacera, neD’sgo-

sto 1924. si trasferirono nella nostra città in coca di la­

voro per allevare la numerosa flgttnlsnsa La casa di E t­

tore Marrone, di questo laborioso, onesto e modesto ope­

ralo. è stata

da dieci figli di col Alberico fu ano

del prim i Ettore Marrone dunque si staMH a Torino e si

occupò presso lo stabilimento della Soc. An. Metalli H at

In via Venasca ove, fedele al suo dovere, amato da tatti

per la sua bontà e dirittura. Invoca tuttora.

Alberico frequentò le elementari porte nella Bornia «Maz­

zini» di cono Orbssssnn e parte alla «Gabrio Casati» di

corso Ramwigl Poi passò alla S o rta di avvisammo al

lavoro prssop ristitoto «Plana» alla barriera di & Molo