

L A B A N D I E R A C I V I C A D I T O R I N O
OFFERTA AL VITTORIALE DEGLI ITALIANI
Con un gesto alta
mente significativo la
Podesteria di Torino,
accogliendo il desiderio
d e i ra rc h i te t to Gian
Carlo Maroni, sovrin
tendente del Yittoriale,
ha fatto dono alla Fon
dazione del Yittoriale
in Gardone Riviera
della bandiera di Tori
no coi toretti in campo
azzurro, affinchè essa
nelle storiche date ri
co rren ti ga rrisca al
vento accanto a quelle
delle altre città che a
Gabriele d’Annunzio —
Brescia, Verona, Tren
to, Venezia, Gallarate,
Fiume, Genova, Pola,
Chieti, Vicenza, Zara,
Como, Treviso, Bolo
gna, Bergamo — già
tale omaggio avevano
reso.
La grande bandiera
di squisita fattura è
raccolta in un cofano
di legno di noce, Uscio e lucido, che ora,
provvisoriamente, in attesa di una definitiva
sistemazione del Museo Dannunziano al Vit-
tonale, è stato collocato sulla nave Puglia,
ove sono raccolti, colle bandiere delle città,
i cimeli dannunziani ed i ricordi della Sua
guerra.
11 dono è stato accompagnato da una fine
pergamena che reca la seguente scritta col
sigillo e la firma del Podestà:
LA CITTÌ DI TOSINO
DESIDERANDO DI ESSEBE PRESENTE
COL SUO VESSILLO CIVICO NELLA
ACCOLTA DELLE BANDIERE ITALIANE
CHE NEI GIORNI SACRI ALLA PATRIA
SVENTOLANO SUL VITTORIALE
DECLI ITALIANI
Il 12 settembre, in
una giornata di chiarità
abbagliante, la bandie
ra veniva recata al Vit-
toriale degli Italiani e
consegnata al Sovrin
tendente, a rch ite tto
Gian Carlo Maroni.
Alle dieci del mat
tino di quel giorno 12
di settembre che ricor
re nella storia d’Italia
a ricordare quella mar
cia di Ronchi che alla
Patria donò Fiume,
alla presenza dell’Ec-
cellenza Enzo Gotola,
Prefetto di Brescia, e
delle autorità politiche
e militari che avevano
reso omaggio alla tom
ba provvisoria del Co
mandante, la Bandiera
di Torino, recata nella
piazzetta dalmata ove
erano inqu ad ra te le
rappresentanze de lla
Gioventù Fascista del
Littorio e delle Forse
Armate, mentre salivano solenni nell’aria le
note dell’indimenticabile inno alla Dalmazia,
veniva consegnata alla madrina, donna Maria
di Gallese Principessa di Montenevoso.
Fra il reverente silenzio degli astanti la
bandiera venne legata al pilo dalmata: una
tromba d’argento suonò gli squilli di rito: la
truppa presentò le armi, mentre si irrigidi
vano in correttissima immobilità tutti i pre
senti. La Principessa di Montenevoso prese
un lembo della Bandiera e se lo recò alle
labbra: quindi, lento, solenne, dispiegandosi
in tutta la sua grande ampiezza, il vessillo
di Torino Hall» gran croce bianca in campo
azzurro sali alto a sventolare nella piazzetta
che tanti ricordi racchiude. E con lai lassù
era salito <rael giorno di fronte al grande lago
un poco del cnote di Torino, a rendere omaggio
a Gabriele D’Annunzio, nel giorno di Fàune.
DESDEKANDO DI ESSERE PRESENTE
c o l svo Vessillo Civico n e l la
ACCOLTA U È B
à
NDBRE ITALIANE
CHENEI GON SACHALLA PATRIA
SVENTOLANOSV
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