Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1012 / 1325 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1012 / 1325 Next Page
Page Background

creò il cortile rettangolare che ancor oggi si vede,

onde la Cappella venne a trovarsi non solo legata

al Palazzo Reale, ma in esso profondamente incor­

porata (fìg. i e 2).

Lungo questi tre secoli vediamo dunque che di

fronte alla universale venerazione per la S. Sindone,

i Savoia, come questa viene in loro possesso,

si atteggiano a suoi alti e devoti custodi: e mo­

strano poi di volere ben più intimamente legare il

loro nome allo splendore che emana da tanta

Reliquia, facendo della stessa Cappella che le in­

nalzano il loro sepolcro. Questo desiderio dei Sa­

voia da un lato, e la universale venerazione dal­

l’altro, abbiam visto appunto riflessi nell’oscillare

della dimora della Reliquia, ora in Duomo, ora in

Palazzo. E alfine lì appunto, fra Duomo e Palazzo

sorse la Cappella, nel luogo fatto solennissimo dal­

l’incontro fra i due edifizi, che rappresentano i due

sommi poteri — Chiesa e Monarchia: posta sì in

capo al Duomo, ma ad un tempo alta su di esso al

livello medesimo degli appartamenti del Re.

Da questi li divide solo una porta. Cappella e

porta sono sull’asse del Duomo (fig. 2); gli accessi

dal Duomo sono sugli assi delle due navate laterali.

In tal modo nei tempi di esposizione della S. Sin­

done la gran folla dei pellegrini può entrare da

una delle due porte minori della fronte del Duomo,

percorrere la corrispondente navata laterale, per

M

b

-

i

la scalinata posta in testa salire alla Cappella a

venerare la Reliquia, e poscia far l’inverso cammino

per l’altra scalinata e navata minore — senza per

altro disturbare le funzioni in Duomo, che pos­

sono continuare a svolgersi normalmente nella

grande navata centrale. L’abside abolita, si dovè

portare in avanti il coro nel luogo occupato dal

Presbiterio, e questo sotto la cupola.

La Cappella è circolare. I tre ingressi ne divi­

dono il perimetro in tre parti uguali. Tale parti­

zione sul 3 sta alla radice di tutta l’opera e tante

altre partizioni genera e sul 3 e sui suoi multipli,

che giova qui soffermarci a considerarne le carat­

teristiche.

Nello schema della Cappella (fig. 3,

a)

vediamo

che tanto le tangenti per gli ingressi (b) quanto le

congiungenti gli ingressi (c) formano triangoli equi­

lateri. Il triangolo equilatero (ii) ha un asse di sim­

metria passante per ogni vertice e punto medio di

ogni lato opposto, ed a tale asse non corrisponde

alcun asse di simmetria che gli sia ortogonale.

Così pure nel pentagono e nell’eptagono regolare

(e, /) e in generale nelle figure con un numero

dispari di lati. Chi dunque in edifizi aventi in

pianta tali figure si avanza lungo uno di quei assi,

ha alla sua destra e alla sua sinistra elementi uguali

fra loro, ma non così trova rispondenza fra gli ele­

menti davanti e dietro a sè.

Vediamo invece che nel quadrato (g,

g )

all’asse

di simmetria passante per vertici opposti — o pei

punti medi di lati opposti — corrisponde un asse

di simmetria ad esso ortogonale; inoltre le due

parti in cui il primo asse divide la figura sono

uguali alle parti in cui le divide il secondo. Ciò

vedesi pure nei suoi multipli l’ottagono regolare

ed il decagono regolare

(h, ti, i).

Il numero dei

loro lati è dato dal prodotto di numeri pari: 2 x 2 ,

2 x 4, 2 x 6. In edifizi conformati su figure di

questo tipo, chi si avanza lungo tali assi non solo

ha forme fra loro uguali a destra ed a sinistra, ma

anche davanti e dietro a sè, e quelle per giunta

sono uguali a queste.

Nell’esagono e nel decagono regolare (fe, /), ad

ogni asse di simmetria fa sì riscontro — come nel

gruppo or visto —un altro asse ad esso ortogonale,

ma le due parti della figura in cui la divide un asse

non sono uguali alle due in cui la divide l’altro;

cosicché in questo terzo gruppo di figure si ri­

scontra una proprietà che si può dire intermedia

rispetto a quelle viste nei due precedenti, ed i

numeri dei lati risultano per l’appunto dal prodotto

di un pari con un dispari: 2 x 3, 2 x 5.

Gli edifici costruiti su figure del secondo gruppo

— per la maggior rispondenza delle parti tra

loro — possono dare all’animo il massimo senso di

riposo, mentre da quelli costruiti su figure del

primo gruppo emana un senso di irrequietezza e

di instabilità che tanto più si può acuire, quanto

minore è il numero dei lati: sul numero minimo,

il 3, abbiamo visto che è impostata la nostra

Cappella.