

mento, tempestato di splendenti stelle di bronzo,
è tutto un raggiare dal centro; le superfici del
bacino tronco — arconi, sottostanti campi, pen
nacchi, — appaiono come fatte di una materia
elastica che sia variamente tesa. Sì che invero la
reale dimensione delle superfici non ha qui valore
in se medesima, ma la superficie del pavimento
vale per l’insieme dei corpi che in essa sprizzano
dal centro, e le superfici del bacino tronco hanno
un valore che è solo momentaneo, pronto a mutare
appena ne varii la loro tensione.
Zona superiore.
Un purissimo sottile anello conchiude la Zona
inferiore.
Su di esso, in falso sulla cavità del bacino tronco,
si eleva il tamburo (fig. io, u t
12
,
14
) fatto di
6
grandi piloni e
6
archi le cui mezzerie giacciono sui
piani meridiani della Cappella che passano pel
centro dei
3
ingressi.
Fra le sommità dei 6 arconi son gettati 6 archi,
da queste altri 6, e così via si van sovrapponendo
6 serie che nel loro complesso formano un tronco
di cono. A questo sistema di archi se ne intreccia
un secondo di
12
meridiani, poco individuabili
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