

IL TERZO C O N V E G N O CULTURAL
UNIVERSITARIO ITALO-TEDESCO
Dal 19 al 23 di novembre si è tenuto in
Torino il terzo Convegno culturale universi
tario italo-tedesco. Tra i sacrifici sanguinosi
della guerra il pensiero dell'unità europea, che
la riscatta ed illumina, ha ispirato le profìcue
discussioni, che si proponevano di precisare
e approfondire il comune programma di col
laborazione politica. Ma prima di riferire, sia
pure sommariamente, sul contributo portato
dal Convegno alla chiarificazione dei presup
posti sociali del nuovo ordine europeo, si vuole
qui ricordare le giornate trascorse in Torino
dai graditissimi ospiti, la cameratesca, calo
rosa accoglienza delle autorità politiche e cul
turali. riconoscimento della crescente impor
tanza attribuita a questi periodici raduni.
La delegazione ufficiale della Reichsstuden-
tenfuhrung è giunta a Torino la sera del
giorno 18, ricevuta dal Segretario Federale,
dal Podestà, dal Console generale di Ger
mania. Il mattino dopo ha voluto, per prima
cosa, rendere omaggio al Sacrario dei Caduti
della Rivoluzione, a Casa Littoria. Guidata
dal dott. Prinzing, la Delegazione era com
posta del dott. Albrecht, del dott. Pfeffer,
del dott. Biihler, della dottoressa Kottenhoff
e di alcuni altri camerati. Dopo l'omaggio
al Sacrario dei Caduti gli ospiti si sono recati
all’Università, dove sono stati solennemente
ricevuti nell'aula magna. Il Rettore magni
fico, prof. Azzo Azzi, ha loro rivolto in tedesco
affettuose parole di saluto e di augurio. Ha
risposto, in italiano, con cordiali parole all'in-
dirizzo dell'Italia e di Torino, il capo della
Delegazione tedesca.
In seguito gli ospiti sono stati accompa
gnati a Superga. dove, dopo la visita, hanno
partecipato a una colazione offerta, in un
ristorante del colle, dall'Ente per il Turismo.
Presenti tu tte le maggiori autorità cittadine,
ha parlato il Presidente comm. Mussino che,
dopo un cordiale benvenuto agli ospiti, ha
messo in evidenza l'importanza del Convegno
ed ha concluso app laud issim o auspicando
prossimo l'avvento della nuova grande civiltà
del lavoro, che sarà creata dalle armi dell'Asse.
G sia ora qui consentito di riferire con mag
gior ampiezza quanto disse, rispondendo al
comm. Mussino, il dott. Prinzine. il quale
mostrò chiaramente di non ubbidire soltanto
a un dovere di cortesia, così come noi qui
non si ubbidisce soltanto a un dovere di cro
naca. Più affettuoso e insieme documentato
elogio dell'Italia e in particolare del nostro
Piemonte non poteva davvero essere pronun
ciato. Il capo della Delegazione tedesca si t
detto molto lieto del fatto che Torino era
stata scelta per sede del Convegno. Troppo
spesso — ha notato argutamente — i Tedeschi
visitano, dell'Italia, Venezia, Firenze, Napoli:
ignorano l'Italia industre e laboriosa, che ha
per esponente Torino. Ignorano il Piemonte,
una delle regioni più interessanti del mondo,
con la sua agricoltura sana, con la sua indù*
stria imbattibile. Dopo aver notato che il Pie
monte è sempre rimasto libero in mezzo a due
grandi Imperi, ha affermato che esso è la culla
del pensiero politico italiano. Reso omaggio
alla nostra tradizione militare, ha infine brin*
dato alla Maestà del Re e Imperatore e al
Duce, provocando applausi ed acclamazioni
anche all'indirizzo del Fiihrer.
Lasciato il colle di Superga la comitiva si
è diretta a Santena. dove, accolta sulla piazza
del paese dall'applauso di un gruppo di rurali,
ha visitato la tomba di Cavour, la sala dov'egli
soleva ricevere i Ministri e la stanza, portata
in ta tta da Torino, in cui il conte di Cavour
visse e morì. Viva impressione ha destato
negli ospiti la esemplare semplicità, perfet
tamente intonata, tu tto intorno, al tipico pae*
saggio della tranquilla campagna piemontese.
Il mattino dopo, nell'aula magna del Poli*
tecnico, al Castello del Valentino, il Presi
dente Ecc. Alberto De' Stefani dichiarava
aperto, nel pensiero dei combattenti, il terzo
Convegno culturale universitario italo-tedesco.
La cosidetta inaugurazione ufficiale si è ri
dotta al minimo. L'Ispettore del Partito
dott. Vidussoni, decorato di medaglia d'oro,
ha rilevato l'importanza dei due precedenti
convegni: quello di Bologna, dell'ottobre del*
l'anno XVIII, che trattando il tema « Dalla
politica di Stato alla politica di continente *
aveva illustrato gli aspetti della nuova artico
lazione economica continentale europea, cosi
da rendere vivo e operoso il concetto di spazio
vitale; e quello di Berlino, del gennaio del*
l'anno XIX, sul tema •<Reich e Impero fa*
scista », che aveva portato un decisivo con*
tributo per interpretare e chiarire la stin«
mentalità organizzativa dei due popoli del*
l'Asse, nella tradizione storica e nel momento
, attuale.
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