

LITTOBIAL I DEL LAVORO
Turino, ancora una volta, ha dimostrato tutta la
sua fede e il suo attaccamento al Duce nella ma
nifestazione del XXIII Marzo. La data fatidica della
Fondazione dei Fasci di Combattimento ha trovato
la città prontissima, ancora sotto l'impressione delle
parole del Condottiero, rivolte ai Gerarchi del*
l’Urbe ed al mondo, il 23 febbraio.
Alla manifestazione ha presenziato l'Ecc. Serena.
Segretario del Partito, che ha potuto toccare il polso
della nostra città, ed ha trovato, nella piazza San
Carlo e in tutti i luoghi che ha visitato, durante la
giornata, lo spettacolo meraviglioso ed imponente
di una Torino in linea con tutte le altre città ita
liane, sempre « fascistissima » , con il suo entu
siasmo, la sua compatta disciplina, la sua indefet
tibile devozione al Regime.
La
ricorrenza del XXIII Marzo ha coinciso, nella
città, con la solenne cerimonia del Giuramento dei
Littoriali Maschili del Lavoro
deiranno
XIX.
To
rino quest'anno ha avuto l'alto onore di ospitare
oltre duemila persone, convenute per i Littoriali
del Lavoro da ogni città e regione d'Italia, nell'ul
tima decade di Marzo. Ed il XXIII Marzo le due
cerimonie si sono fuse in una sola: nella giornata
il cuore di Torino fascista ed imperiale ha pulsato
di comune accordo con il cuore della gioventù la
voratrice italiana: un solo grande palpito si è rac
colto in piazza San Carlo, ed è salito sempre più
alto, sempre più forte, con il grido della fede e
della devozione.
L'Ecc. Sereni di buon mattino si è recato a visi
tare le Officine tt.t.V. di Villar Perosa, passando
attraverso gli operai intenti al lavoro. Si è soffer
mato in modo particolare presso le squadre dei pre
littori meccanici che stavano ultimando le prove.
Per un attimo, un attimo solo, le teste si alzano
dai torni, dalle frese e dagli altri strumenti di la-