

folla ste^a ohe ia incorniciava accalcandosi, si irri
gidirono allo squillo d '« attenti » per un lungo at
timo. lo spettacolo fu di tale suggestiva imponenza
che assurse a \alore di simbolo.
Poi fu un urlo di mille e mille petti: un urlo
possente e maestoso che si levò unanime dalle
schiere dei Prelittori: ed il giuramento, fatto più
sacro e solenne, testimoniò Tinfle^ihile volontà di
\ittoria e di lotta dei giovani. In questa atmosfera
di rovente entusiasmo parlò il Segretario del Par
tito. Parole di fede, parole di incitamento: parole
che suonavano certezza e preludio di vittoria. Ac
cennando alla nostra città. Egli ha detto: «
Torino
offre in questo
/teriodo storico un esempio mirabile
di com/mitezza, (li disciplina operosa, di profonda
devozione al Duce
».
E dopo di avere accennato alla guerra che il po
polo italiano duramente combatte su tutti gli scac
chieri, ha affermato:
« Noi sappiamo che l'alloro della vittoria sarà
nostro. Sarà nostro perchè i popoli giovani vincono
sempre, perchè l'ideale prevarrà sull'egoismo, per
chè la giustizia vincerà sulla disonestà. Dalla nostra
vittoria sorgerà la nuova civiltà che sarà caratteriz
zata dal trionfo del lavoro e della gioventù.
« Ecco perchè il Partito esalta il lavoro che entra
a bandiere spiegate nell'avvenire e lo affida alle
nuove generazioni che sorgono e che garantiscono
la perenne continuità della Rivoluzione delle Ca
micie Nere.
« Gioventù e lavoro : questo è il significato del
rito di oggi; è il binomio che darà vita e grandezza
all'Italia di Mussolini ».
E fu una manifestazione di fierezza e di fiducia,
quella suscitata dalle parole del Segretario del Par
tito: le invocazioni al Duce ed i canti della Rivo
luzione che si sono levati dalle schiere dei goliardi
si sono fusi in un solo inno: sono saliti dalla sto
rica piazza ad affermare la volontà guerriera di
tutto il popolo torinese.
Nel pomeriggio l'Ecc. Serena ha continuato le
visite, soffermandosi all'Ospedale Militare, presso
i feriti di guerra, tra i bimbi della Colonia « 3 Gen
naio » , spingendosi fino alla tenuta « La Mandria »
alle gare dei Littoriali per ('Agricoltura, sofferman
dosi all'istituto Arti e Mestieri, tra i concorrenti
alle prove dei fabbri e falegnami.
Anche nei Gruppi Rionali il Segretario del Par
tito si è soffermato: a ll'« Amos Maramotti » ed al
« Gustavo Doglia ». L'autentico popolo torinese, il