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tari italiani «levi* andare invece tutta la

nostra incondizionata ammirazione, l ’iti

volte abbiam o visto brani cinematografici

veramente jn-rfetti e tali da reggere il

con fron to con nt>m produzione straniera.

* • *

Clic cosa ci offrirà la produzione cine­

matografica italiana del prossimo anno?

K prematuro

anche perchè buona parte

dei film che vedremo è tut t'ora iti fase

di lavorazione

enunciare dei dati o

formulare dei giudizi. Oualche previsione

tuttavia ci è offerta dal chiarissimo d i­

neorso pronunciato a Cinecittà dal Mi­

nistro della Cultura Popolare in o cca ­

sione del rap|x»rto degli artisti, tecnici

e maestranze del cinema italiano.

Dalle |K«role dell'K cc. Alessandro F a ­

volili! appare coinè il nostro programma

sia destinato, nel prossimo biennio, a

realizzare un incremento decisivo, pun ­

tando a raddoppiare la produzione at

tuale.

A questo fine concorrono quelle ini­

ziative di ordine finanziario destinate a

potenziare il capitale messo a disposizione

dell’industria cinematografica e che tr o ­

vano un esempio significativo nella d e ci­

sione presa dall'KNIC di raddoppiare il

proprio capitale sociale.

Al |M>tenziamento della base econ o ­

mica cinematografica concorrerà in m i­

sura sempre più sensibile anche la cre­

scente concentrazione delle energie indu ­

striali t he. pur escludendo la possibilità

di un m onopolio o di un cartello, sta ad

indicare la netta decisione di eliminare

la formazione di organismi occasionali,

privi di quei requisiti di serietà di p ro ­

positi che solo |>o*sono garantire una

continuità e Unità di produzione.

l.'K c c . l ’avohni ha volu to jierò sotto-

lineare che l'incremento della quantità non

deve

111

alcun m odo significare un danno

j h t

la qualità. La nostra cinematografia

deve mirare a questo fine con ii «

tendere

sempre più rigorosamente ad imo stile ita­

liano cos) dal punto di vista estetico conti

dal punto di vista etico

».

l-o Stato, per parte sua. dimostrerà

la sua i tira nel seguire il progresso qu a ­

litativo sia fermando, con il visto p re­

ventivo. le iniziative incamminate su di

una falsa via. sia incoraggiando con nove

premi nazionali annuali il regista, l'attore

e l'attrice, l'autore di comm en to musicale,

l’operatore, la ditta produttrice, gli au ­

tori di soggetto, dialogo, sceneggiatura,

tilm politico e docum en tano maggior­

mente distintisi durante l’anno.

Molto importanti ci sembrano le d iret­

tive riguardanti il genere di soggetti (Li

preferire e particolarmente il giudizio

espresso circa la opportunità o meno di

indirizzare la nostra cinematografia verso

una forma di più deciso realismo. Ksso

infatti pu ò essere desiderabile •

ma senza

l'equivoco che il realismo debita per forza

riflettere gli aspetti deteriori di una società

».

Ouesto non significa che si voglia •

un

cinema in cui tutto è roseo, in cui tutti

abbiano dieci in condotta, in cui il dramma

non esplode perchè il bene non tri>va mai

il suo antagonista

* liensi riflette •

la

iiostia esigenza fondamentali che la vita

italiana sia rispecchiata, si. ancht nel suo

male parziali, ma sopratutto nel suo bene

collettivo e di tanto prevalente

•.

•••

I brevi cenni che abbiam o esposto sui

risultati conseguiti e su quelli che la

nostra cinematografia si propone di rea­

lizzare nel prossimo avvenire ci inducono

a conclusioni, se non rosee, almeno im ­

prontate ad ottim ismo.

Dopo tante prove infelici e tante spe­

ranze deluse, il cinema italiano, per m en to

soprattu tto dell’opportuno ed efficace in ­

tervento dello Stato, ma anctie per la

costanza e consapevolezza di propositi

dimostrata, se non da tutti, da alcuni dei

suoi elementi miglion. ha finalmente c om ­

pensato l'aspettativa del popolo italiano

offrendogli qualche prova veramente

convincente.

S -gn o questo che si è iniziato a cam ­

minare sulla giusta via.

Bisogna proseguire, pensare di gua-

•Ugnare il tem po perduto e. pur con U

|>

t

\

k

lente circospezione che su questo

delicato terreno è doverosa, acceleran­

ti camm ino verso quella meta rappresen­

tata <U una produzione, per quantità e

qualità, capace di soddisfare il m en a to

interno e di portare con dignità ed au t»-

n tà il nome deiU i inemati «ra fia italiana

all'estero.

I na p t o d u w n r insotnma degna dei-