Table of Contents Table of Contents
Previous Page  736-737 / 1325 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 736-737 / 1325 Next Page
Page Background

di Pompeo Batooi e la ■Donna che

m

corica »

del Yan Loo.

Essenzialmente buhnixta. il Porporati pra*

tieò anche l'acquafòrte (che del resto solita-

meste usava tome preparazione per l'intaglio

a bulino) e la « maniera nera e può essere

definito, per l'essenza della sua vasta opera

grafica, il « pittore • dei bulinisti.

C I H E H A T O f t R A F O

SI LI.A M A ('.U STA

l..t stagione cinematografica 11)40-41

essendo ormai terminata, ci sembra in­

teressante tirare le somme jter consta-

t.ire se (tossiamo essere soddisfatti di

■pianto abbiamo visto, o se ilalla cine­

matografia italiana, pur in teui)M) ili

uuerra. jxitevamo aspettarci di più.

Consideriamo intanto 1 risultati «|uan-

titativi.

I

n progresso, sia pure modesto.

1 e stato nei confronti dell'anno prece­

dente e. tenute presenti le difficoltà del

momento che 1 produttori hanno dovuto

superare, questo è già qualche cosa.

(Qualitativamente la nostra produzione,

per unanime giudizio, è pure migliorata,

almeno in alcuni casi.

Dunque bilancio in a ttivo?

Nei confronti del

1 9 3 0

-

4 0

. si. Se in­

vece pensiamo alle mete che la nostra

industria cinematografica

deve

toccare,

perchè lo può e perchè è indispensabile

per il prestigio artistico ili «»ggi e di do­

mani della nostra cinematografia dentro

e fuori al nostro Paese, dobbiam o rico-

n<«scere che c'è ancora molto camm ino (la

percorrere. I progressi ottenuti se ci

|tossono consolare perchè dimostrano che

si cammina sulla stra<la giusta, non ci

deblxmo accontentare.

Se abbiamo ricordato più sopra le d if­

ficoltà che. in tempo di guerra, si pre­

sentano particolarmente ardue per l'in ­

dustria cinematografica e ci rendiamo

j»erfettamente con to dello sforzo neces­

sario per il loro superamento, per contro

dobbiamo tenere presente che proprio il

tempo di guerra, per la diminuita o ces­

sata concorrenza di alcuni dei più temi­

bili centri «li produzione esteri e per la

1

«inseguente possibilità di soddisfare, oltre

al mercato nazionale, anche quelli resi

|hu facilmente accessibili per il vuoto

lasciato dagli altri, offre delle |tosstbtlità

delle quali bisogna approfittare subito per

garantirci una posizione di privilegio

assai più difficilmente conquistabile più

tardi.

Ancora qualche parola sulla migliore

qualità raggiunta dai nostri film.

Kssa si riferisce particolarmente ad

alcuni di essi, ai fuori classe, indubbia­

mente necessari perchè stanno a dimo­

strare le ptMsibilità tecniche ed arti­

stiche della nostra cinematografa e

|ierchè occorre che ci su n o prr attirare

sulla nostra produzume l'interesse e la

simpatia del pubblico italiano ma sopra-

tutto di quello estero.

Fatta eccezione per [nullissimi casi, la

<«mstatazione di una migliorata qualità

non può invece essere riferita alla p ro­

d u can e media ed a quella, per numero

|*ii rilevante, dei film i<«addetti com ­

merciali. Kppwjf sono proprio questi che

•(M itu a coa o la a o stan a di

m i

com -

ptemo produttivo Se m è ovviamente

}

h

issilule pretendere tutti capolavori, è

invece utile e desiderabile aspirare ad

un livello medio più alto. I capolavori,

ormai si è visto, si sanno fare perchè

ci sono gli uomini necessari, l^t nostra

attenzione va quindi dedicata a quegli

altri film che, senza aspirare a toccare

vette altissime, possono pretendere, per

qualità artisti» :t e jierfezione tecnica, di

soddisfare le esigenze ed 1 gusti «lei pub­

blico.

Non sta a noi di proporre

1

rimedi,

che possono essere tanti o pochi. n«ni

inqxirta. Kssi debbono «*ssere soprattutt«i

efficaci.

Sulla piaga «lei film a scopo speculativo,

c ’è poco di nuovo da dire. Rimane Li

constatazione che ogni provvedimento

inteso a stroncare «{uesta a ttività dan ­

nosa. deve essere salutato con viva sod­

disfazione. Così il visto preventivo che

può dare ottimi risultati.

Nei confronti «Iella prcxluzione dellanno

trascorsi), ci sembra «loveroso un accenno

— che ci riserviamo di sviluppare in una

prossima occasione — sui d«Kumentari

«li guerra. Come era naturale, molte

energie sono state dedicate per realizzare.

111 «juesto settore di eccezionale impor­

tanza (xilitica. 1111 buon lavor«>.

La produzione, numericamente, min è

stata forse «|uale avrebbe dovuto essere

jier soddisfare 111 ogni momento e«l in

tutte le occasioni il giusto «lesiderio del

pubblico «li essere informato, anche con

il documento cinematografico che è di

inarrivabile efficacia, sugli sviluppi della

nostra guerra.

Alla perfezione raggiunta dai «locumen-