

età di sessantaciiujue anni; bella figura di gentiluomo
^passionato del teatro musicale, organizzatore e ani
matore, per molti e molti anni, delle «stagioni » del
teatro Regio (appunto quale amministratore della
« Società del Teatro Regio ») Paolo Mazzoliis con
l’esperienza, con l’innato gusto ed intuito artistico e
pratico, aveva portato ad un alto livello la vita del
teatro operistico nella sua e nostra città. L’ ultima ma
nifestazione di arte dovuta alla sua capacità organiz
zativa e alla sua dedizione a ogni torma di incremento
del decoro e del bene della città, era stato il concerto
vagneriano, imperniato sull’arte e la fama della grande
cantante Kirsten Flagstad, e indetto a beneficio della
« Banca del sangue e del plasma », istituita presso
l’Ospedale maggiore della città.
Chiuderemo la rassegna con un cenno sui saggi
scolastici svolti al Conservatorio « (ì. Verdi » a dimo
strazione del profitto conseguito ncH’annata dagli
alunni delle varie classi strumentali e di canto, di mu
sica d’insieme, di composizione e di direzione d’or
chestra. La stessa sala, che ospitò gli artisti più illustri
e famosi, dell’archetto e della tastiera, i complessi più
celebri, e direttori di grido d’ogni paese d’ Europa,
tu palestra alle manifestazioni di artisti in erba, verdi
e immature speranze, tuttavia talora riconoscibili per
una hsonomia già caratterizzata da lineamenti perso
nali. I saggi non soltanto dimostrarono il buon livello
raggiunto nella capacità tecnica strumentale degli
alunni delle classi di pianoforte, violino e viola, vio
loncello, arpa, organo, canto, strumenti a fiato, ma
anche, e più, rivelarono il valore formativo e la fun
zione reciprocamente integrativa dei vari corsi, spe
cialmente quelli di musica d’insieme, di esercitazioni
corali, di lettura e accompagnamento, di direzione
orchestrale: conformemente, il tutto, ai fini e ai
compiti di 1111 Conservatorio, ben più alti e complessi
che non quelli di una semplice scuola professionale;
riuscirono, ...zinnia, una probante dimostrazione del
l’ottimo funzionamento di questo nostro Istituto di
coltura musicale, alla cui direzione il maestro Lodo-
vico Rocca attende con tanta passione, autorità e com
petenza.
M I C H E L E L E S S O N A
C I N E M A
Il più importante film apparso sugli schermi tori
nesi nel mese di giugno, è indubbiamente
Legittima
difesa.
Presentato allo scorso Festival di Venezia col titolo
originale
Quai des Orfèvres
(titolo tratto dal nome della
strada in cui ha sede la Polizia parigina), il film menta
intatti di essere visto non solo per la tecnica aggressiva,
violenta, dinamica con la quale è stato condotto dal
giovane e valente regista Clouzot, ma anche per l’in
cisività con cui è tratteggiato l’ambiente e per l’ uma
nità che da tutto il film traspare malgrado il suo sog
getto poliziesco. I)i solito, infatti, questi film sono trat
tati con mediocrità di mezzi ed una freddezza ambien
tale nella quale 1 personaggi si muovono meccanica
mente come marionette; in
Legittima difesa
le figure
balzano, invece, vive e palpitanti fin dalle prime se
quenze e. tratteggiate con tocchi di una sobrietà ed
efficacia superbe, riescono a farci interessare al loro
dramma ed alla loro personalità fin dal momento
in cui entrano nell'azione, e malgrado la convenzio
nalità di questa: un delitto, un poliziotto in cerca del
l’assassino e dieci persone che possono essere sospet
tate cali per un’infinità di circostanze che non hanno,
magari, nulla a che vedere col crimine, sono infatti
gli abituali binari su cui si muovono questi film che
hanno per stondo il tenia della criminologia; merito
di Clouzot è quello di aver saputo orchestrare invece
fatti, personaggi ed ambiente in un’ unica nota coe
rente e drammatica, unendo 111 un tutto armonico
l’atmosfera ambigua dei « café-chantants > e l'oscuro
41