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198

Comune di Torino,

Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e

Sezioni di Censimento

, 1911. ASCT,

Tipi e disegni

, 64.8.17.

Il borgo, di fatto non riconosciuto come autonomo, è compreso

entro la sezione di censimento della parte di più antica accultu-

razione della città, ossia la

Frazione A

, della quale occupa le zone

oltre Po, corrispondenti alle sezioni

14

e

15

, ripartite tra loro dalla

V. Villa Regina

. Il perimetro delle due sezioni è definito da nord

attraverso la

V. Circonvallazione

(corso Gabetti), i corsi

Quint. Sella

e

Giovanni Lanza

(dizione ancora attuale) e poi la mezzeria del

corso del Po.

Ufficio Municipale dei Lavori Pubblici,

Pianta di Torino coll’Indicazione dei

due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente delle Zone piana e

collinare adottati dal Consiglio Comunale nel 1913, colle Varianti approvate

successivamente sino a Maggio 1915

, 1916. ASCT,

Tipi e disegni

, 64.6.8.

L’organizzazione del borgo, ormai con ampi settori definiti da

un regolare reticolo viario cui corrisponde una lottizzazione a

fabbricati residenziali di buon livello, appare riconfermato dalla

variante al piano regolatore del 1915. I grandi complessi della

caserma e degli istituti appaiono similmente riconfermati e la

linea della nuova cinta daziaria del 1912 ricalca nell’andamento

la precedente, arretrando sul corso Picco. Si segnala inoltre

che il nucleo di Ponte Trombetta, come

enclave

dalla buona

riconoscibilità identitaria, trovandosi all’interno della barriera di

Val San Martino della cinta del 1912, ricade a tutti gli effetti entro

la perimetrazione del Borgo Po. Si tratta del comparto, appena

oltre l’attuale piazza Hermada e prima della piazza Asmara,

rappresentato dalle vie Montiglio, Castagneto, Baldissero e

Lauriano.

Servizio Tecnico Municipale dei Lavori Pubblici,

Pianta di Torino

coll’Indicazione dei due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente

della Zona piana

[...]

e della Zona collinare

[...]

aggiornati colle Varianti

deliberate successivamente sino a Giugno 1935

(terza variante piano 1908).

ASCT,

Tipi e disegni

, 64/7/8/1-8.

La mappa riconferma ancora una volta il tracciato viario e attesta

l’avvenuta completa saturazione residenziale del borgo. Oltre

il vecchio sedime della cinta daziaria, ormai abolita, quindi

oltre i corsi Lanza e Sella, si definiscono, a partire dalla via Villa

della Regina e verso il corso Gabetti, una serie di nuove vie, in

particolare la via del Carretto (che collega il piazzale Villa della

Regina, attraverso un cortissimo raccordo con corso Sella, alla

piazza Hermada, antica barriera di Val San Martino) e dalla quale

si dipartono la strada vicinale alle Sei ville e la strada comunale

del Cantello. Sempre dal piazzale Villa della Regina si diparte

ora il corso Picco, di collegamento con la nuova piazza Asmara,

formata oltre la piazza Hermada, lungo la strada comunale Val

San Martino. Il corso di fatto innerva un settore a mezza costa

della collina dove precedentemente si trovavano diverse ville e

vigne, riplasmate in forma di residenze di prestigio o di piccoli

condomini immersi nel verde.