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Comune di Torino,
Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e
Sezioni di Censimento
, 1911. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.17.
Il borgo, di fatto non riconosciuto come autonomo, è compreso
entro la sezione di censimento della parte di più antica accultu-
razione della città, ossia la
Frazione A
, della quale occupa le zone
oltre Po, corrispondenti alle sezioni
14
e
15
, ripartite tra loro dalla
V. Villa Regina
. Il perimetro delle due sezioni è definito da nord
attraverso la
V. Circonvallazione
(corso Gabetti), i corsi
Quint. Sella
e
Giovanni Lanza
(dizione ancora attuale) e poi la mezzeria del
corso del Po.
Ufficio Municipale dei Lavori Pubblici,
Pianta di Torino coll’Indicazione dei
due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente delle Zone piana e
collinare adottati dal Consiglio Comunale nel 1913, colle Varianti approvate
successivamente sino a Maggio 1915
, 1916. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.6.8.
L’organizzazione del borgo, ormai con ampi settori definiti da
un regolare reticolo viario cui corrisponde una lottizzazione a
fabbricati residenziali di buon livello, appare riconfermato dalla
variante al piano regolatore del 1915. I grandi complessi della
caserma e degli istituti appaiono similmente riconfermati e la
linea della nuova cinta daziaria del 1912 ricalca nell’andamento
la precedente, arretrando sul corso Picco. Si segnala inoltre
che il nucleo di Ponte Trombetta, come
enclave
dalla buona
riconoscibilità identitaria, trovandosi all’interno della barriera di
Val San Martino della cinta del 1912, ricade a tutti gli effetti entro
la perimetrazione del Borgo Po. Si tratta del comparto, appena
oltre l’attuale piazza Hermada e prima della piazza Asmara,
rappresentato dalle vie Montiglio, Castagneto, Baldissero e
Lauriano.
Servizio Tecnico Municipale dei Lavori Pubblici,
Pianta di Torino
coll’Indicazione dei due Piani Regolatori e di Ampliamento rispettivamente
della Zona piana
[...]
e della Zona collinare
[...]
aggiornati colle Varianti
deliberate successivamente sino a Giugno 1935
(terza variante piano 1908).
ASCT,
Tipi e disegni
, 64/7/8/1-8.
La mappa riconferma ancora una volta il tracciato viario e attesta
l’avvenuta completa saturazione residenziale del borgo. Oltre
il vecchio sedime della cinta daziaria, ormai abolita, quindi
oltre i corsi Lanza e Sella, si definiscono, a partire dalla via Villa
della Regina e verso il corso Gabetti, una serie di nuove vie, in
particolare la via del Carretto (che collega il piazzale Villa della
Regina, attraverso un cortissimo raccordo con corso Sella, alla
piazza Hermada, antica barriera di Val San Martino) e dalla quale
si dipartono la strada vicinale alle Sei ville e la strada comunale
del Cantello. Sempre dal piazzale Villa della Regina si diparte
ora il corso Picco, di collegamento con la nuova piazza Asmara,
formata oltre la piazza Hermada, lungo la strada comunale Val
San Martino. Il corso di fatto innerva un settore a mezza costa
della collina dove precedentemente si trovavano diverse ville e
vigne, riplasmate in forma di residenze di prestigio o di piccoli
condomini immersi nel verde.