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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 156 09 4 e 156 09 3, tavv. n. 11 e 16 (riprodotta in scala 1:25000).
PERIMETRO
Fiume Dora Riparia (lungodora Napoli), corso Principe Oddone, piazza Generale Antonio Baldissera, corso Vigevano, corso Novara,
fiume Dora Riparia (lungodora Firenze).
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
Interna alla prima cinta daziaria (e, rispetto alla città centrale, situata oltre Dora: corso d’acqua inteso ancora nell’Ottocento come
limite naturale), la borgata è parte di un esteso territorio, chiamato Barriera di Milano, che, in una locuzione corrente, comprende
anche le borgate Montebianco e Monterosa. In questo contesto, è chiamata “barriera” un’unità di borgate, laddove barriera e borgata
risultano assimilate in un concetto metonimico: la barriera intesa quale passaggio aperto nella cinta daziaria, e la borgata intesa quale
aggregato edilizio localizzato attorno al passaggio della barriera.
Nel corso dell’Ottocento, la zona di graduale insediamento della borgata è costituita da diversi pezzi e parti, quali cascine (per
esempio, L’ Aurora, che ha dato il nome alla borgata), terreni agricoli, opifici, strade e linee ferrotranviarie: lungo tali infrastrutture,
sono aggregati brani di un’edilizia che innesca le fasi di costruzione della borgata, che – seppure sia localizzata entro cinta – assume
un reticolo viario alternativo rispetto a quello della città centrale; l’andamento geometrico con deflessioni di quel reticolo viario pare
simile alle reti stradali delle zone urbane fuori cinta.
I piani del Novecento decretano quel reticolo viario che contiene fabbricati industriali e parti residenziali; tale reticolo si appoggia a due
assi stradali – il corso Ponte Mosca (poi Giulio Cesare) e la strada del Regio Parco (poi corso omonimo) –, che determinano due assetti
viari ortogonali, il cui accostamento avviene lungo una strada progettata, diagonale e rettilinea, che parte dalla Barriera dell’Abbadia:
strada (denominata corso Palermo) che – visto il reticolo viario di tipo geometrico con deflessioni – incrocia la via Bologna e il corso
Brescia, e produce altri crocevia, ridotti al rango di nodi di traffico.
SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI
Nell’individuazione di
Beni architettonici ambientali
(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,
nel perimetro della
Borgata Aurora
venivano individuati tre ambiti classificati come «di carattere ambientale con valore di bene»,
tutti identificati tra le borgate operaie tipiche della fase di industrializzazione della città:
Via Cuneo
, delimitato dai corsi Novara e
Giulio Cesare, via Carmagnola e corso Giulio Cesare;
Corso Regio Parco
, delimitato dai corsi Regio Parco e Verona, lungodora Firenze;
Borgata Aurora
delimitato da via Mondovì, corsi Emilia e Brescia, via Bologna, lungodora Napoli.