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SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI

ELEMENTI OGGI INDIVIDUATI COME CARATTERIZZANTI

Partendo da qualche situazione stradale, si possono osservare aspetti legati a interventi avvenuti, sia nel tempo presente, sia nel

tempo passato.

Per il tempo presente, le modificazioni che l’avvento del viale

Spina reale

ha comportato rivelano aspetti di criticità: i retri delle case

di via Giachino, che si affacciavano sulla trincea ferroviaria, oggi sono ridotti alla stregua di alzati prospicienti una nuova strada;

il “che fare” è complesso: quella tipica immagine di un frammento di borgata si dovrebbe conservare o, forse, modificare con

interventi leggeri? Ancora per il tempo presente, l’area urbana già costruita a ridosso delle dismesse Officine Savigliano ha risentito

delle radicali trasformazioni connesse con l’intervento della

Spina centrale

; via Tesso ha radicalmente mutato aspetto: si auspica una

specifica attenzione per la parte di quell’area che è costituita da vie strette e case basse.

Per gli interventi del tempo passato, il lato destro di via Stradella, fra le vie Chiesa della Salute e Breglio, rivela aspetti interessanti,

ma fragili; il riferimento è, per esempio, allo stretto passaggio privato che si diparte dal largo Stradella, e, poi, alle vie (già private)

Gauna e Lamporo. Ancora per il tempo passato, la zona che ha avuto quale polo di aggregazione la chiesa della Madonna della

Salute richiede una globale tutela selettiva e critica: per tutte le vie strette, per i discontinui allineamenti stradali, per tutte le case

basse. Infine per il tempo passato, si auspica una specifica attenzione relativa alle interessanti vedute prospettiche delle vie Cantoira,

Gubbio e Lemie.

Nell’individuazione di

Beni architettonici ambientali

(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,

entro la perimetrazione qui adottata per la borgata Vittoria, venivano individuati due ambiti, entrambi classificati «di carattere

ambientale con valore di bene»:

Via Giachino

, delimitato da via Stradella, largo Giachino, vie Orvieto e Verolengo, limite dei lotti

prospettanti via Giachino, via Salvini, corso Brin, vie Mondrone, Tesso, Giachino, Stradella e

Borgata Madonna di Campagna

,

delimitato (per il settore entro la perimetrazione odierna della borgata Vittoria) da viale Madonna di Campagna, vie Stradella,

Breglio, Cardinal Massaia, Lamporo, Stradella, Stresa, Foligno, Gubbio.

Analoga perimetrazione per l’ambito

Via Giachino

veniva assunta dallo studio su

Qualità e valori

(1992) che lo inseriva tra i «Tessuti

minori e lottizzazioni esterni alla cinta daziaria del 1853». L’ambito denominato

Borgata Madonna di Campagna

, inserito tra le

borgate operaie tipiche «della fase di industrializzazione della città» manteneva i limiti qui indicati pur se nello studio veniva

accorpato a un settore che, secondo le perimetrazioni qui assunte, confluisce invece nel borgo Madonna di Campagna.

I due ambiti sono stati inseriti nel P.R.G. di Torino (1995) tra i «settori urbani di valore storico-ambientale» governati da una specifica

normativa di tutela.

INFRASTRUTTURE

CORSI, STRADE E VIE PRINCIPALI

Corsi: Mortara (già tratto del sedime della cinta daziaria 1853); Venezia. Vie:

Borgaro; Breglio; Chiesa della Salute; Giachino; Orvieto; Saorgio; Stradella;

Verolengo.

STRADE E VIE INTERNE (PRIVATE E NON)

Vie: Casteldelfino; Foligno; Luini. Vie caratterizzanti: Boccardo; Cesalpino;

Montesoglio; Ridotto; Vittoria.

PONTI E PASSERELLE

Da

Beni Culturali

, cit., si segnalano: Sovrappasso e raccordo tra la linea

ferroviaria Torino-Milano e la Torino-Ceres (ex FTN, FTC), stazione Dora,

piazza Baldissera: raccordo e cavalcavia ferroviario tra le linee; cavalcavia

stradale (via Giachino); galleria sotto piazza Baldissera; opere ferroviarie

risalenti in gran parte all’ultimo quarto dell’Ottocento. Passerella pedonale,

via Giachino piazza Baldissera, stazione Dora, (ora demolita), dell’ultimo

quarto dell’Ottocento.

AREE PUBBLICHE (PIAZZE, PIAZZALI, LARGHI E AREE VERDI)

Piazze: Madonna della Salute; Mattirolo; Piero della Francesca; Vetta

d’Italia; Villari. Piazzali: Allievo; Vittoria. Larghi: Borgaro; Giachino; Massaia.

EDILIZIA PER LA RESIDENZA

Da

Beni culturali

, cit., si segnalano: Quartiere di edilizia popolare Q6

(“cascina Colombè”), via Villar 36-38 (3 edifici) su progetto 1910 a firma ing.

Fochesato, presidente IACP. Palazzina, via Giachino 32, del tardo Ottocento,

forse edificata in relazione all’industria. Casa Hähnel, vie Giachino 53

Gramegna 15-17, edificata su progetto geom. Operti, 1907, con modifiche

successive. Case di civile abitazione di gusto Liberty: Ponchia, vie Borgaro

128 S. Pancrazio; Revel, via Gubbio 85, costruita nel 1923.

ELEMENTI DI TIPO PRIMARIO (ATTREZZATURE)

EDILIZIA PER L’ATTIVITÀ SCOLASTICA

Da

Beni culturali

, cit., si segnalano: Scuola elementare Allievo, vie Vibò

62 Roccavione 5-7, edificata dal 1914 dal Comune, progetto ing. Midano,

ampliata nel 1938. Scuole materne: Viberti, via Cambiano 6/10, di iniziativa

privata, datata 1886 ma costruita nel 1905 e ampliata nel 1912; Superga, già

asilo nido privato realizzato insieme all’ex dopolavoro aziendale, progetto

Armando Melis de Villa, 1937.

EDILIZIA PER IL CULTO

Da

Beni culturali

, cit., si segnala: Chiesa e santuario Nostra Signora della

Salute, via Vibò 24 piazza Chiesa della Salute, di gusto eclettico, iniziata nel

1885 e terminata nei primi anni del Novecento, progetto di Angelo Reycend,

santuario ampliato nel 1931.

EDILIZIA PER L’INDUSTRIA

Da

Beni culturali

, cit., si segnalano: Complessi industriali (ora in parte

dismessi o demoliti): Elli Zerboni & C., due isolati tra le vie Boccardo Ridotto

corso Venezia e tra le vie Boccardo Pavone, il primo con edifici ante 1924

e successivi e palazzina di Mario Dezzutti 1939, il secondo, multipiano, di

Dezzutti, 1928 e sopraelevazione (ing. Rigolino), 1937; già Rotative Caprotti,

vie Villar 2 Adda, della metà degli anni trenta del XX sec.; ex Boero, via

Ridotto 5-7, di Pietro Fenoglio, 1905; Savigliano, corso Mortara via Udine,

edificato in un nucleo esistente (1889), progetto ing. Molteni, 1919, con

nuovi edifici (ing. Bonicelli), 1929 e 1940; CIR, Concerie italiane riunite, ex

filatoio Boyer, isolato tra le vie Stradella 168-192 Madonna di Campagna

Massaia Breglio, eretto nel 1871 sul sito dell’ex filatoio da seta (del 1743)

per la conceria Durio, poi CIR (1905), ristrutturato da Pietro Fenoglio

(1905), ampliato e sopraelevato dall’ing. Ristagno (1915-1924); ex SIMBI,

poi Casa Oznam per operai-studenti, via Foligno 2-16, edificio riplasmato

con caratteri razionalisti da Nicola Diulgheroff nel 1941; Superga, isolato

tra le vie Verolengo Luini Orvieto Assisi, realizzato in più fasi dal 1915 al

1920; Teksid già Ferriere FIAT, isolato tra le vie Borgaro Verolengo Orvieto e

corso Mortara, realizzato in epoche successive dai primi decenni del XX sec.,

soprattutto dagli anni venti in poi.

EDILIZIA PER SERVIZI VARI

Da

Beni culturali

, cit., si segnalano: Bagni municipali, via Roccavione 11,

costruiti dal Comune, progetto ing. Godio, 1956. Magazzini UPIM, vie

Breglio 61 Bibiana, progetto Sergio Jaretti, Elio Zuzi, 1970. Ex dopolavoro

aziendale Superga, realizzato insieme all’asilo nido, progetto Armando

Melis de Villa, 1937.