Scheda: Luogo - Tipo: Vie e Piazze

Piazza San Carlo

Complesso ambientale progettato da Carlo di Castellamonte tra il 1637-1642 sull’asse della Contrada Nuova nel quadro del primo ampliamento della città. Completata nei primi anni Cinquanta, la nuova piazza risultò un capolavoro di organizzazione formale.


Lat: 45.067969 Long: 7.68283

Progetto: 1637 - 1642

Costruzione: 1643 - 1644

Bombardamento: 13 Luglio 1943

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Categorie

  • rifugio antiaereo | bombardamento | risorgimento | barocco | piazza

Tag

  • mostra moderna | mostra risorgimento | bombardamenti | trasform

1. Le origini

Progettata dall’architetto Carlo di Castellamonte (1560-1640) a partire dal 1637-1638, e portata a compimento solo nei primi anni Cinquanta del secolo, piazza Reale (oggi San Carlo) costituisce il fulcro dell’ampliamento meridionale della città inaugurato nel 1620, spazio di rappresentanza e luogo di mercato. Impostata sull’asse della Contrada Nuova (attuale via Roma), la piazza è fiancheggiata da facciate continue con portici originariamente sorretti da coppie di colonne libere sormontate da oculi, già nel 1764 inglobate in più solidi pilastri, per garantire la stabilità degli edifici sovrastanti.

Il tracciato delle specchiature a rilievo disposte in sequenza ritmata verticale tra gli intervalli delle finestre è descritto nell’Architettura civile (1737) dell’architetto teatino Guarino Guarini (1624-1686) come “opera a rilievo” e qualifica la fisionomia esclusiva delle facciate della piazza, il cui disegno uniforme, precisa disposizione ducale, suscitò l’ammirazione dei viaggiatori del tempo. I due lotti meridionali della piazza furono donati a ordini religiosi sotto la diretta protezione dei Savoia – gli Agostiniani Scalzi e le Carmelitane Scalze – che v’innalzarono le chiese gemelle di San Carlo e Santa Cristina.

2. La prima Piazza d'Armi di Torino Capitale

Completata dopo il 1646 a seguito di un editto della reggente Maria Cristina di Francia, Piazza San Carlo, localizzata nel punto dove l’asse rettore dell’espansione sud (la Contrada Nuova, l’attuale via Roma) intersecava i sedimi prima occupati dalle fortificazioni premoderne, in virtù della sua funzione “regale” è concordemente indicata dalla storiografia come il primo spazio pubblico della città ad aver assolto anche al ruolo di piazza d’armi. Tale funzione, che emerge come conseguenza dell’evidente natura di via militaris della Contrada Nuova, fu ribadita e accresciuta nel corso dell’espansione della città verso il Po: dai progetti di Carlo Morello del 1565 e in tutte le proposte successive, la piazza, infatti, assunse un ruolo baricentrico nella viabilità di collegamento tra la Cittadella e la nuova porta di Po, assumendo dunque, nel contempo, il ruolo di principale polo monumentale della città “nuova” e di snodo strategico nei percorsi che avrebbero seguito le truppe per raggiungere i capisaldi difensivi del fronte bastionato.

Affiancata nella sua funzione nel 1729 dalla nuova Piazza reale (oggi Piazza Savoia) disegnata da Filippo Juvarra lungo l’asse rettore dell’espansione occidentale, Piazza San Carlo vide gradualmente venir meno il proprio ruolo militare nella seconda metà del XVIII secolo, sino a perdere qualunque caratterizzazione specifica in età napoleonica, quando emerse l’interesse verso l’area che la demolizione delle mura aveva reso disponibile nei pressi della porta di Po.

3. Il rifugio antiaereo

In piazza San Carlo era presente uno dei molti rifugi antiaerei della città.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
PIAZZA S. CARLO
Piazza S. Carlo

Complesso urbano pianificato.
Complesso urbano seicentesco pianificato a fronti unitarie, di valore storico-artistico, ambientale e documentario. La piazza affiancata da palazzi nobiliari di alta rappresentanza costituì il centro dell'ampliamento seicentesco, sull'asse della Via Nuova (Via Roma) e fu progettata sul modello francese delle "places royales".
Il complesso della piazza venne realizzata su progetto di C. di Castellamonte dal 1637, su terreno demaniale appartenuto alle fortificazioni della Città Vecchia. Molti lotti di terreno vennero donati a nobili di Corte con l'obbligo di edificarli. Gran parte dei palazzi attuati nel Seicento vennero ristrutturati o ampliati nel secolo successivo. La piazza con le Chiese di S. Carlo e S. Cristina, i portici e i negozi, fungeva da Piazza d'Armi, Piazza del Mercato, da luogo prestigioso per manifestazioni ufficiali e da spazio d'incontro e di vita di relazione. Tali caratteri e tali funzioni storiche possono fornire spunti per un uso migliore attuale della piazza.

ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol. I, pp. 1177 sgg.; V. COMOLI MANDRACCI, 1974; ID., Torino, 1983.
Tavola: 41

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • MORELLO Carlo, Avvertimenti sopra le fortezze di S.A.R. del capitano Carlo Morello primo ingegniero et luogotenente generale di sua arteglier(ia), 1656, ms. in BRT, Manoscritti, Militari 178, tav. 16.
  • Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, Pedemontii Principis, Cypris Regis, I, apud haeredes Blaeu, Amstelodami 1682, tav. 12.
  • ASCT, Consiglio Comunale del 12 giugno 1944. Verbale 24 paragrafo 44. Ricovero pubblico di piazza San Carlo
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 115, cart. 3, fasc. 4
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 91, cart. 2, fasc. 20

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