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nico ; che era di lui il palazzo innalz at o dal cardinale
III
Borg-ll\' "
chio
di Roma ; che eg li fu insomma al tutto di casa I illu Rovere p -r ui
principalmente lavorò. E si conchiuse che eg li solo, viv .nt . an ora quando
il duomo di Torino fu fondato . ed avv iato, potè darn e il di 'g no I '
regole da quella Roma della qual e fu serba to il ricordo n illn
canna
roma na
tolta a misura della fabbrica torin ese quando il cardinal I om eni o
appaltò a Meo del Caprina la fabbrica ideati e dis g nata da Baccio
( 18) .
A confinare poi il Meo tra i semplici nppaltatori si a s rl che il suo
è
I/O
me in arcùitettura ; ffalto nuouo
( 19),
sebbene eg li assumesse qua.
lifica di
architetto
e fosse dotat o
di una certa
conosccusa
così
vU~l[ata
a
quei giorui in arc ùitcttura
( 20) ;
ed a scusare Baccio di non sser mai
sta to a Torin o, si osse rvò che allora, come in oggi, il suo dis 'g no pot .
essere eseguito da Meo senza uopo di sua presenza (2 I).
A qu esti ar gomenti molti altri di fine critica furo no opposti dai fau–
tori di Am ed eo da Settignano.
E dapprima si ad oprarono ad escludere Baccio. Costui non
-ra
più
in Roma nel
149
I
e nel
1492:
pare anzi che nel
I.J.91
fosse in Sinigug lia
a compiervi la chiesa di Santa Maria; ed è certo che nel
I.J.92
lavorava
in Orcean o; e che, morto in quell'a nno, fu sepolto in rb ino . A dett i
del Vasari eg li non abitò anzi in Roma che ai tempi di S isto IV morto
nel
1484;
laonde è arbitrario attribuirgli le chiese di Sa n Pietro in Mon–
tori o, di Sant'Agostin o ed altre : e si sp iega altr si
pe rc hè,
avend o 'g li
lasciato .Roma , la chiesa di Santa Maria del Popolo, non venisse compiuta
con quanto era stato da lui stabilito , No n è poi veros imile che eg li, il
quale si prestò con tanto impegn o a diri gere le op re affida tegli in Roma
e fuori di essa, e, morto S isto IV, non ebbe a dirige re opere di gran
mole, abbia dato il disegn o di si g ran fabbrica, quale è il duomo torines "
se nza aver pr eso conosce nza del luogo e veglia to all'esecuzione dell'op era.
Ch e se eg li ne avesse fatto il disegn o, perché mai ne av rebbero taciuto
i capitoli pattuiti fra Meo ed il cardinale? E come mai poteva esister' un
disegn o di Baccio presta bilito e certo, mentre i capitoli stessi lasciavano
peranco incerto se le navi dovessero essere separa te da colonne o da
pila stri?
Alle ragi oni di somiglianza che corro no fra il duomo di Tor ino .
il fare di Baccio si oppose che Sa nta Maria del Popolo offrc certa quale
ricercatezza di orname nti architetto nici ignota al nos tro du omo, . ch'
Baccio, cosi ecce llente nell'arte di decorare conven ientemen te e s 'condo
cara ttere , non vi av rebbe certamente fatto uso di un aggruppamento di
mezze colonn e se nza alcune proporzioni proprie del genere loro
(22),
di
volte depresse
( 23)
e di alcune decora zioni di stile non buono che si de–
plorano nel du omo Rover esco. Oltrecc hè, a rincalzo, si oppose non esse re
la ras somiglianza dello stile mer ito del Pontelli, ma stile del tempo .
Venuti poi a dire parti colarmente di Amedeo da . ettignano, i suoi
fautori dimostrarono av er eg li meritat o veramente la qualifica di archi-