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C a pi/%

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95

nico ; che era di lui il palazzo innalz at o dal cardinale

III

Borg-ll\' "

chio

di Roma ; che eg li fu insomma al tutto di casa I illu Rovere p -r ui

principalmente lavorò. E si conchiuse che eg li solo, viv .nt . an ora quando

il duomo di Torino fu fondato . ed avv iato, potè darn e il di 'g no I '

regole da quella Roma della qual e fu serba to il ricordo n illn

canna

roma na

tolta a misura della fabbrica torin ese quando il cardinal I om eni o

appaltò a Meo del Caprina la fabbrica ideati e dis g nata da Baccio

( 18) .

A confinare poi il Meo tra i semplici nppaltatori si a s rl che il suo

è

I/O

me in arcùitettura ; ffalto nuouo

( 19),

sebbene eg li assumesse qua.

lifica di

architetto

e fosse dotat o

di una certa

conosccusa

così

vU~l[ata

a

quei giorui in arc ùitcttura

( 20) ;

ed a scusare Baccio di non sser mai

sta to a Torin o, si osse rvò che allora, come in oggi, il suo dis 'g no pot .

essere eseguito da Meo senza uopo di sua presenza (2 I).

A qu esti ar gomenti molti altri di fine critica furo no opposti dai fau–

tori di Am ed eo da Settignano.

E dapprima si ad oprarono ad escludere Baccio. Costui non

-ra

più

in Roma nel

149

I

e nel

1492:

pare anzi che nel

I.J.91

fosse in Sinigug lia

a compiervi la chiesa di Santa Maria; ed è certo che nel

I.J.92

lavorava

in Orcean o; e che, morto in quell'a nno, fu sepolto in rb ino . A dett i

del Vasari eg li non abitò anzi in Roma che ai tempi di S isto IV morto

nel

1484;

laonde è arbitrario attribuirgli le chiese di Sa n Pietro in Mon–

tori o, di Sant'Agostin o ed altre : e si sp iega altr si

pe rc hè,

avend o 'g li

lasciato .Roma , la chiesa di Santa Maria del Popolo, non venisse compiuta

con quanto era stato da lui stabilito , No n è poi veros imile che eg li, il

quale si prestò con tanto impegn o a diri gere le op re affida tegli in Roma

e fuori di essa, e, morto S isto IV, non ebbe a dirige re opere di gran

mole, abbia dato il disegn o di si g ran fabbrica, quale è il duomo torines "

se nza aver pr eso conosce nza del luogo e veglia to all'esecuzione dell'op era.

Ch e se eg li ne avesse fatto il disegn o, perché mai ne av rebbero taciuto

i capitoli pattuiti fra Meo ed il cardinale? E come mai poteva esister' un

disegn o di Baccio presta bilito e certo, mentre i capitoli stessi lasciavano

peranco incerto se le navi dovessero essere separa te da colonne o da

pila stri?

Alle ragi oni di somiglianza che corro no fra il duomo di Tor ino .

il fare di Baccio si oppose che Sa nta Maria del Popolo offrc certa quale

ricercatezza di orname nti architetto nici ignota al nos tro du omo, . ch'

Baccio, cosi ecce llente nell'arte di decorare conven ientemen te e s 'condo

cara ttere , non vi av rebbe certamente fatto uso di un aggruppamento di

mezze colonn e se nza alcune proporzioni proprie del genere loro

(22),

di

volte depresse

( 23)

e di alcune decora zioni di stile non buono che si de–

plorano nel du omo Rover esco. Oltrecc hè, a rincalzo, si oppose non esse re

la ras somiglianza dello stile mer ito del Pontelli, ma stile del tempo .

Venuti poi a dire parti colarmente di Amedeo da . ettignano, i suoi

fautori dimostrarono av er eg li meritat o veramente la qualifica di archi-