

C a
p
it
o
l'III
9i
e da Gioanni Gromis, comc quella che non richied eva g ra n cura di par–
ticolari c poteva esse re condotta nel la sua
semplicità
a computo gior–
nali er o, Ma d i poi, g ià avvanzata la costruzione d
ella
cripta, dov
en–
dosi por mano all'opera più ardua ed artistica di sovrapporvi la chi esa
superi or e sui pilastri quadrilateri eguali alla pr oiezion - massima d -i
so vras tanti , ecco mastro Amed eo volger e da T orino a Roma il
2
di
novem bre del 149
I
per accordarsi col card inale. Nè altrime nti con–
se ntiva la ra gi on e dell'o pern : perch è, come ricon obbe anche
111I
faut or e
dci Pontclli ( 29) , le cave d i Bussoleno non davano buoni conci da co–
1011l1C (30),
cd era d 'uop o perciò ad Amedeo tra sformare I , colonne in
pilastri , non se nza portar e al disegno notevoli mutam .nti, Tale la ragi on e
elci patti convenuti in Roma prima del 15 novembre 149 2,
he se con
q uell'accordo mast ro Am ed eo si
fè
altresì appaltatore de ll'o p -ra, vuolscu e
trovar la cagi one nella natura d i q ues ta la q uale tra va seco mutamenti
di particolari che volcvan si rimessi all'indu st ria dell'nrtefic '. E allora si
voll e altresì che g li effet ti della convenzione risalisser o all'epoca in cui
si era dat o principio alla fabbrica della cripta, e che Am edeo computasse
pcr ricevuto q uanto già si era speso in addiet ro , per chè cra questo il
migli or modo d i agevolar e il computo c la rcsa d i csso .
7
-
ROMDOLUI O.
II Duomo.