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No l e a l C a p i lo lo

1

III

99

( 17)

Nel

triplice loggi ato ad archi del cortile. C. Prornis crede probabile che

Buccio prestasse altre sì l' opera sua al cardina le Domenico n Ila fabbrica dei cas telli

di Rivalba e di Cinzano.

(IS) Anche Santa Giu sti na di Padova, atTidat'l per cont ratto a Riccio Briosco,

fu poi data ad. erigere ad Alessand ro Le opardi c ad And rea Giglioli. E cosi purc

la pa rte superiore della fronte di Sant a Maria

~ovclla,

disegnata da Lcon Battista

Al berti, fu eseg uita da Bertini.

( 19) C . PROMIS, cfr. pago 30.

(20)

C .

PRO~IIS,

cfr. pago 34.

(21) Baccio man dò infatti da Fire nze al Michclozzi i disegni d'un palazzo da

fabb ricarsi a Milano e di un os peda le per Gerusalemme. Cosi il

Vasari,

(22)

Al ch e rispondono i fautori di Baccio averlo cgli adoperato in Santa Maria

del Popolo ed in San Giacomo degli Spagn uoli,

(23) Queste per ò non so no sinc rone con l'erezione del tempio, ma furono co–

stru tte dopo il 16.p, quando le prim itive minacciarono rovinare.

( 24) MILANESI, cfr.

(25) MILANESI, cfr .

Il

Canina, meno riciso, no n attribui ad Amedeo i lavori che

vogli on si condo tti dal Pomelli in Roma : ma supp ose che, ave ndo eglino avuto comune

la patria, Amedeo sia stato impi egato in qua lcuna delle fabbriche dircnevi dal Pon–

tc lli, e parti colanucntc in que lla del Po polo, o fors'anche nella edificazione del

Sa nto Agostin o dirett a da Giaco mo di Piet rasanta e Sebastiano fiorentino. Per tal

g uisa Amedeo avrebbe pre so conoscenza delle maniere adoperate da quegli archi–

tetti e trovato modo di essere additato al card inale Gerolamo. D'onde sarebbe ;11–

tresì derivato che, mentre egli presenta nel duomo torinese una buo na dis posizione

di fabbrica, vi offre però una maniera non lroppo plausibile nella parziale deco–

raz ione.

(26 ) MILANESI, cfr.

(2 7) BACCIO,

Memorie

del

convento

di

SOIlt' Agoslillo,

ms . della Bib!.

Nazionale

di

T orino,

f.

190v:

«

Post exactarn maio ris altaris tabulam (di Sant' Agostino) quae ma–

" g no sumptu fuit ela bo rata, fecit per mendicata suffragia portam fabricari anno 1496

«

de mense iulii , cui us Iaber fuit magister arncdeus florcntinus qui t àurincnse domi–

" cilium opus

adrnirabile

presencia litcr extruit, et fuit completa dieta porta marrnorca

«

in vigilia B. patris

N.

augustini

»,

Si congetturò che lavorasse altresì

la

tomba

co n statua in bassoril iev o di Gia com o di T o rnabul, scozzese, che vedcsi murata nel

ch iostro di que lla me de sima chiesa, e che porta purc la da :u dc I z scncmbrc 1196 ;

ma

è

lavo ro di g ran lun ga inferiore pe r finitezza alla porta della chiesa.

(2S) GUGLIELMO BALDESSANO,

Storia ecclesiastica,

pago 19. ms. dell' .\RCIf. DI

STATO, Torin o. Fra questi due opposti pareri ne fu accampato un terzo, giusta il

quale Amedeo da Scttignano avrebbe disegnato il no stro duomo copiando il bello

stile di Buccio, non senza lasciare la propria impronta in quelle varianti, giunte c

mende ond e il du omo si distingue dali c opere di Baccio, Ma questo avviso sta

con finato nel so lo campo delle ipotesi possibili.

( 29) Paosu s, cfr.

( 30) Per la qualità ar enaria o scis tosa della pietra,