

C a
p
it
o
I
o X VI
Sovrasta a questa una tavola più piccola di San Crispiniano, a mezza
figura, il santo che tiene nella des tra la palma del mar tir io e nella si–
nistra un ferro da calzolaio e veste tunica verd e fregia ta d 'oro ; il fondo
a cortina damascato d'oro.
A man ca del trittico la parte inferiore effigia San Crispino , figura
intera , la palma del martirio nella destra cd un ferro tagli cnte del me–
stiere nella manca, clamide rossa con man iche bianche sovr' essa una
tun ica verd e od azzurra fregiata d 'oro ; nel fondo una cortina damascata
dello stesso.
.
Nella parte che le ·sovra sta
è
rappresentato San T ebaldo , mezza
figura, veste verd e a freg i d 'oro e libro fra man i.
La predella si divide in ci nque comparti chc' mostrano
Gesù
nel–
l'or to, davanti a Pilato ; flagellato, Pilato che si lava le mani, e l'incontro
del Redentore con la Vcronica che g li asciuga il volto.
Sovrasta al trittico un bald acchino che si curva in avanti , entrov i,
in tre dipinti , l'A nnu nziazione, la Visitazione e la
Nativit à,
Diciotto quadretti ornano le pa reti .della cappe lla, opere anc h'essi
del Ferrari, ma di fare
p i ù
libero . Dei quattro che sovrastano al cor–
nicione della cappella nulla possiamo dire, perchè l'oscurità ce ne vietò
l'esame.
Ne i sette che fregiano la parete destra si vedono nell' ordine se–
g ucnte : Sa n Crispino, reciso il capo' e portato su bara al sepolcro; lo
stesso con Sa n Crispin iano legati ad un albero e flagellati ; entrambi
nella caldaia bollente e i manigoldi che versa no loro olio sul cap o;
l'officina dei due santi con varii operai che lavoran o; il battesimo di
uno di essi, con fondo architetto nico; un manig oldo che rimette la spada
nel focIero cIopo ave r decapitato il Santo ; Crispino c Cri spini ano legat i
ad un albero e martirizzati, nel fondo una prospetti va di pacse.
t
sette di sinistra rappresentano di seguito: San Crispiniano,:reciso
il capo c por tat o su bara al sepolcro ; lo stesso legato con Crispin o al
cospetto del g iucIice,
SI;
fon cIo arc hitetton ico; i due santi nella caldaia,
sott'essa il fuoco attizzato dai man igolcIi ; g li stess i legati alla colonna e
flagellati, su l medesimò fond o ; du e Angeli che li confortano nel carce re;
un manigoldo che, decapitato Crispiniano, genuflette in atto d i ring uai–
nare la sp ada; i du e santi benede tti dalla madre che regge nella si–
nistra la rocca ed il fuso, su fondo che rap pr esenta l'intern o d 'una
stanza.
Nel pilastro che fronteggia qu esta ed icola
è
murata l'epigrafe con
stemma abraso e motto (6) di Gioanni Pietro Calcagno.