

Più allo esterno le lherzoliti massicce a grana fina e grossa si inter
calano a serpentine, serpentinoschisti al M. Curto, al Musineto, aggiun
gendovisì eufotidi a grossa grana, e ciò ancora rispondentemente ai monti
che formano la terminazione di valle della Stura e del Tesso, con accom
pagnamento più o meno regolare di rocce stratificate micaceo-schistose
(gneiss di Pessinetto, di Chiaves, di Balangero). Nella valle del Mallone,
in piena
zona delle pietre verdi
, ai gneiss tabulari di Cà Macario si so
vrappongono le serpentine lherzolitiche e la lherzolite a fina grana dei
monti di San Vittore; più ad Est nel vallone della Fandaglia una
massa di serpentina schistosa, poi scagliosa frammentaria, a scaglie lu
centi, verniciate, con lamelle di crisotilo, picrosmina, serpentino nobile,
è tagliata in botro dalla Fandaglia e forma il poggio della Frera, perchè
la roccia è accompagnata da ferro magnetico. Questa serpentina si pre
senta divisibile in banchi o straterelli immergenti di 40° a 60° a Sud
Est allo incirca; riproduce i caratteri della serpentina di Oulx sull’alto
lembo occidentale della zona ; è isolata dal resto della zona formante i
monti ad Ovest, ma è un isolamento come quello della Rocca di Cavour,
cioè trattasi di uno spuntone più resistente che rimase attorniato dal
diluvium
, che ivi si espanse nel cono duplice di Stura di Lanzo e del Mal
lone. Alla serpentina si addossa collo istesso andamento stratigrafico da
oriente una serie di schisti quarzoso-feldispatici, micacei e talcosi; ri
cordano il
Suretta-gneiss
e da tempo ci venne in mente che essi fossero
più giovani delle rocce cristalline a ponente, ora ci affermiamo nel con
cetto che rappresentino il
permiano.
La serpentina sottostante è
arcaica
o
permiana?
Nulla ci autorizza finora a staccarla dalla
zona delle pietre
verdi.
Gli schisti quarzo-talcosi seguitano mascherati dal
diluvium
e scoperti
al Truc della Fiavola fino al Mallone, accompagnati da una pasta fel-
dispatico-quarzosa alterata profondamente che noi crediamo poter iden
tificare colle anageniti feldispatico-quarzoso-talcose, facienti passaggio
alla appenninite, alla besimaudite ; gli strati sono verticali o rovesciati
verso Sud Est, appoggiandosi sotto il manto
diluviale
ad altra massa
serpentinosa che si mostra allo esterno sulla destra del Mallone a 300
metri a Sud Est di Rocca Canavese, identica per caratteri a quella della
Frera. Notiamo ad avvalorare l’opinione che tale serpentina sia
arcaica
e faccia corpo colla
zona delle pietre verdi
che al Truc Riond, alla
Madonna della Neve sopra e ad Ovest di Levone si hanno masse ser-
pentinose ferrifere a caratteri identici a quelle ora esaminate interstrati
ficate perfettamente e regolarmente con micaschisti e coi gneiss di vai
Mallone e vai Viana. Al Montei un protendimento roccioso a guisa di
penisola si avanza nelle alluvioni del Mallone sulla sinistra di questo ; è
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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