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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA
massa del
trias superiore.
In altra pubblicazione facemmo tutte queste
rocce
paleozoiche
, anzi alcune
precarbonifere
partendo dall’analogia dei
calcari in questione con quelli del Chaberton, dal Gastaldi ritenuti come
precarboniferi;
ora gli stùdii, in ispecie del Zaccagna,
•axA
permiano
alpino,
nelle
Alpi Marittime
e nell’Appennino Ligure, ci guidarono all’attuale
classificazione cronologica che enunciamo con ogni riserva. L’Issel partendo
da altre analogie fece delle serpentine, degli argilloschisti ftanitici dei
rappresentanti dell’eocewe, opinione che anche noi nutrimmo nei primi
nostri studii dopo esaminati i
galestri
appenninici, e del
trias medio
del
calcare. Ma le analogie petrografiche non hanno un valore assoluto e ve
demmo già addietro lo Zaccagna classificare nell’
arcaico
le rocce magne
siache del Monginevro e Pointe Mary nonostante il
facies eocenico-ap-
penninico ;
più delle analogie di caratteri petrografici valgono i rapporti
di posizione. Qui abbiamo le rocce cristalline della
zona delle pietre
verdi
, tra esse uno spuntone di serpentino che emerge da essa zona
fattasi profonda sotto il
diluvium
, il
permiano
poggia evidentemente
sulle rocce cristalline al ponte della Viana, il calcare riposa anche evi
dentemente sulla anagenite
permiana
nelle cave di Levone, e gli argil
loschisti di varia natura indubbiamente poggiano sul calcare ; abbiamo
una concatenazione od una successione di rapporti che la vincono sulle
analogie di caratteri petrografici. In conseguenza alla nostra vecchia
classificazione cronologica, a quella enunciata dal professore Issel nel
« Bollettino del R. Comitato Geologico nel 1884 »
(Sulla esistenza di
una zona ofiolitica terziaria a Rivara Canavese)
ne abbiamo sostituita
un’altra che ci sembra più attendibile, non ostante le estreme difficoltà
ad appurare in quelle località il vero andamento stratigrafico. Nel
vallone Roncherò a Nord Ovest di Rivara appaiono i residui di una
lente calcarea escavata quasi completamente come pietra da calce.
Lembi di ftaniti abbiamo incontrato al Truc di Mes nei burroni ad
Ovest di Piandane ed un affioramento ancora presso S. Tommaso in
direzione delle alture di Belmonte; del resto gli schisti feldispatici e
le paste pseudogranitiche si incontrano alla salita tra Camagna Supe
riore e Pratiglione con schisti talcosi caolinizzati quasi fino a quest’ul
timo villaggio; tutti indizii di un prolungamento
sotto diluviale
della
zona in questione in direzione della massa granitica di Belmonte. Questa
massa fa parte della zona delle rocce massicce cristalline in questione,
annessa alla
zona delle pietre verdi;
della natura di questo granito già
ci siamo occupati nel I o capitolo di questa 2a parte. La massa non pre
senta vero e visibile andamento stratigrafico, ma nel suo assieme sembra
inclinare a Sud Est ed Est. Si sviluppa da Pesmonte fino quasi al tor
rente Galenca da Sud Sud Ovest a Nord Nord Est a meno di un chi-