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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

le rocce alpine sottogiacenti havvi discrepanza; l’Issel stabilisce come

eocenica

la serpentina di Rivara, e difatti rassomiglia grandemente a

quelle appenniniche da varii geologi classificate come

eoceniche;

ma è stato

proprio detta l’ultima parola sull’età di queste serpentine appenniniche?

Noi crediamo di no, con buona venia di tanti ed egregi scienziati che

di esse si occuparono; è un fatto che tanto esse, come le lherzoliti, i gra­

niti, le dioriti, le eufotidi esterne alla

zona delle pietre verdi

, od almeno

sui limiti suoi occidentale ed orientale differiscono pei caratteri loro

dalle rocce mineralogicamente identiche ed affini, sviluppate più nell’in­

terno; ma nelle Alpi torinesi esse si mostrano non solo in contatto im­

mediato e senza gravi discordanze colle rocce della zona, ma pur anco

vengono in certi luoghi, come al Monginevro, ricoperte dalle rocce di

essa zona, epperò è naturale per noi ammettere che dette rocce ne facciano

parte integrante; e questa è pur anco l’opinione dello Zaccagna per le

rocce verdi magnesiache del margine occidentale della zona.

Le rocce anagenitiche e cristallino-schistose talcose troppo rispon­

dono ai caratteri delle rocce

permiane

descritte e studiate nelle

Marit­

time

e nell’Appennino occidentale dallo Zaccagna, dal Mazzuoli e da

altri perchè non ci crediamo autorizzati a ritenerle come tali.

Gli schisti alluminoso-talcosi neri lucenti, fissili a sommo grado, le

ftaniti e gli argilloschisti in genere rappresenterebbero nelle località de­

scritte gli equivalenti degli schisti alluminoso-talcosi che lo Zaccagna

studiò intercalati ai calcari a varii aspetti nel vallone di Dolonne tra il

Crammont e il M. Chétif presso il M. Bianco dei quali ci occuperemo

più avanti ; ivi abbiamo predominanza di calcari schistosi e schisti al­

luminoso-talcosi grigi e scuri, nelle striscie orientali predominano gli

argilloschisti ftanitici ; anche non constatata per ulteriori studii detta

equivalenza rimane sempre però che questi sono più giovani del

trias

medio.

Rimane a dire del calcare schistoso, compatto, separato da lamine

micacee filladiclie sottostante alla anagenite del

permiano

di Montei di

Levone, analogo a quello di Borgiallo in vai di Piova; per ora crediamo

opportuno di incorporarlo col

permiano

, sotto una grande riserva però.

8. Valle (VAosta nel suo assieme.

Ora abbiamo ad esaminare la tettonica della maggiore valle della pro­

vincia torinese. Non è più una valle semplicemente trasversale al ver­

sante italiano alpino, che si limiti ad incidere una ellissoide presso al

suo sbocco e penetrare profondamente più o meno nelle rocce

arcaiche