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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

uno sbocco avrebbe, se non altro, inciso il

morenico

, ciò che non si

verifica.

È invece probabile, se non certo, che la Dora evitasse la diga roc­

ciosa di Ivrea e s’incanalasse tra Fiorano e Samone per l’attuale alveo

di Ribes, troppo ampio per un ritano di sì poca importanza qual è quello

nominato. L’alveo di Dora sotto a Banchette allo sbocco del torrente

dell’Acqua Rossa è a 243 metri; basterebbe l’elevarsi di 5 metri perchè

riprendesse quell’antica via che forse abbandonò, come si vuole per un

taglio od allargamento artificiale nella roccia tra Ivrea ed il Borghetto ;

e non fu infrequente nel passato una parziale deviazione della Baltea

per quella direzione in occasione di grandi piene.

Tra le formazioni

postglaciali

possiamo citare, oltre alle

alluvioni

recenti

di Dora e di Chiusella, i coni di deiezioni recenti di Quincinetto

e di Tavagnasco, di Carema, di Caglia, di Biò ed i numerosi riempi­

menti di torba di laghetti sulle rocce arrotondate di Ivrea, di laghetti

tra i solchi e cordoni

morenici

, come ad Alice Superiore, a S. Giovanni

ed altri siti, e di ristagni entro il bacino come a Bolengo, a Vische,

Albiano e Torre Balfredo e sul contorno dei laghi di Vi verone e di

Candia.

Ripetiamo ancora che abbiamo toccato solo di volo l ’argomento del­

l’anfiteatro

morenico

eporediese; esso merita un lavoro speciale compi­

lato colla maggiore ricchezza di particolari, ed un tal lavoro riuscirebbe

certamente di onore all’autore ; e noi siamo persuasi che, se si tien conto

scrupoloso di ogni fatto inerente a questo bacino, si potrà, spogliandoci

di ogni idea preconcetta ed evitando di lasciarci trascinare dal desiderio

di novità, giungere a tracciarne in modo sicurissimo la storia della sua

genesi. Le nuove carte all’

V25000

edite per cura dell’istituto Geografico

Militare, che per l’altimetria meritano ogni fiducia, ci mettono nel caso

di rilevare fatti che prima non potevano essere messi in evidenza non

solo, ma nemmeno appurati. Saremmo fortunati di poter vedere in un

giorno non troppo lontano illustrato convenientemente ed in modo defi­

nitivo questo splendido e classico esempio di regolarissima formazione

glaciale.

La valle Chiusella presentava anch’ essa il suo ghiacciaio. Sotto il

M. Marzo al Piano delle Oche nell’alto della valle stanno a tracce gla­

ciali rocce levigate e lembi

morenici.

Delle rocce levigate con numerose

conche glaciali, ora piccoli laghi, stanno al Pian Tallorno sullo sparti­

acque con valle Soana. Ben sviluppato è il

morenico

a Cantoncello, a Del-

pizzen, allo sbocco del vallone Tarva sotto a Succinto con rocce levigate

sui fianchi. Altre

morene

troviamo all’inverso di Drusacco, a Traversella

allo sbocco del vallone Bersella, a Trausella. Una specie di arco

morenico