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PAKTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

neamento è rappresentata da quella ¡stessa della ultima ellissoide Dora-

Maira a Venasca e Villafaletto: il rivestimento

prepaleozoico superiore

orientale, potentissimo ancora in rapporto coll’ellissoide del M. Rosa,

« già ridotto di spessore rispondentemente a quella del Gran Paradiso,

si atrofizza a fianco di quella della Dora-Maira e viene a mancare

affatto a Busca. Ciò, non per non essersi costituito, ma per lo affondarsi

dello allineamento in massa più rapidamente ad Est che non a Sud,

il che è provato dalla molto minore elevazione dei terreni cristallini in

questa terminazione meridionale, nella quale si fanno assolutamente

esterni, che non in tutto il resto del tragitto, nel quale superano a

volta ed a più riprese i 4000 e 4500 metri. Il rivestimento occidentale

di

zona delle pietre verdi

si mantiene più lungamente potente, ma

però anch’esso alla fine si assottiglia, si deprime e termina all’esterno

verso la pianura padana a San Dalmazzo, già inflesso ad Est; di esso

un’ultima rivelazione staccata oggidì è il complesso di rocce cristalline

«he si rende visibile tra Cairo Montenotte, Savona e Genova, ove termina

apparentemente la vera massa principale cristallina

prepaleozoica

alpina,

di cui riconosciamo ancora una appendice laterale nell’isola cristallina

di Cima d’Asta tra le valli dell’Adige e del Piave.

Da oriente si addossa al

prepaleozoico superiore

una zona

permo-

triasica

di cui abbiamo già parlato; prima depressa ed in ¡scarsi lembi,

si eleva gradatamente e s’ingrossa tanto che nelle

Prealpi lombarde,

co­

stituisce gran parte dei monti tra la valle dell’Addà e la valle del Po;

s’interna grandemente in vai d’Adige, potentemente si sviluppa nelle

Prealpi Venete

, avvolge il

prepaleozoico

di Cima d’Asta, forma quasi per

intero il versante italiano delle

Comiche

e quello occidentale delle

Giulie.

Dai pressi della valle Sesia si sviluppa una zona

secondaria inedia

Eretico, giura-lias

) che anch’essa si rinforza procedendo verso Est come

la zona precedente.

Lo stesso dicasi per una nuova zona

secondaria superiore

(

cretaceo)

che

non si inizia che ad oriente del Lago Maggiore. Il

cenozoico

appare

ancora a lembi vistosissimi, gli

eocenici

orientali.

Dunque a partire dall’ oriente vanno via impicciolendosi le diverse

■zone e scomparendo al piede alpino sotto al

quaternario

della pianura,

primo il secondario

cretaceo

al Lago Maggiore, poi il

secondario giu-

raliasico

col

retico

a tratti nel Biellese, poi il

secondario triasico

col

paleozoico permiano

ad Est di Lanzo, poscia il

prepaleozoico superiore

orientale

, indi il

prepaleozoico inferiore,

infine il

prepaleozoico supe­

riore

occidentale. Manca il

carbonifero.

Il

cenozoico

si rivela lungo

tutto il piede alpino in lembi più o meno vistosi dall’estremo oriente fino

a Cuorgnè.