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piani superiori dei

kupferschiefers,

dello

zechstein (calcare magnesiaco)

;

dubbio pure se debbasi attribuire al

permiano

la roccia gneissica, euri-

tica, talcosa di M. Chétif e di M. de la Saxe in valle di Dora Bai tea

come vorrebbe lo Zaccagna; dubbio ancora se il calcare a noduli lenti-

colari con pellicole talcose, semicristallino ed anche cristallino, violaceo,

del Mélézet in vai di Dora Riparia possa rappresentare o il

carbonifero

inferiore (mountain limestone)

od il

permiano superiore (zechstein,

magnesian limestone).

.

Dei terreni

mesozoici

abbiamo rappresentato il

trias

da tutti tre i

piani costituenti però non contemporaneamente; così in valle dellaDora Ri­

paria è rappresentato il

trias inferiore

, il

buntersandstein (superior new

red sandstone),

da quarziti con gessi e carniole, ed il

trias medio

, il

muschelkalk,

dai calcari brecciformi del tipo Villanova; però non sa­

rebbe improbabile che nella gran massa calcarea del Chaberton, della

costiera dei Tre Re Magi od altrove si incontrasse qualche forma del

trias superiore

e forse anche di calcari

mesozoici

più giovani. Lo stesso

dicasi per i lembi di vai di Rhèmes, vai Grisanche, la Thuille, Morgex,

Serena, Gran San Bernardo che sono il sèguito probabile della zona

della vai di Dora Riparia. L’altra zona più occidentale, colle della Seigne,

Dolonne, Chapy e colle Ferret presenta invece il

trias medio

, col

trias

superiore

, il

keuper (variegated marls),

questo costituito da schisti

alluminosi con calcari lastriformi e quarziti diverse da quelle del

trias

inferiore.

Una terza zona abbiamo a lembi all’esterno, cioè verso la

pianura, nella quale appare il

muschelkalk

col tipo Villanova ed ancora

il

trias superiore

, schisti argillosi varicolori, mancando il

trias inferiore.

Pare manchi completamente

Yinfralias

o

retico.

Del

giura-lias

abbiamo rappresentata solo la sezione

giurasica

col

piano

argoviano,

costituita in una sola zona a

vòlta rovescia

nelle valli

Veni e Ferret al -piede del M. Bianco.

Mancherebbe ogni rappresentante del

periodo cretaceo

almeno da quanto

consta finora.

L'èra cenozoica

si rivela solo nelle colline torinesi ed in lembi sotto­

alpini, e la

neozoica,

nella pianura, nella collina ed in alcuni tratti

vallivi; nel paragrafo precedente abbiamo dato un riassunto dello svi­

luppo dei terreni

cenozoici

e

neozoici,

senza ripetere qui ciò che trovasi a

pochissime pagine in precedenza.

Epperò astrazione fatta dei lembi

neozoici

entro alpini e dei

cenozoici

sottoalpini

possiamo concludere che la regione montuosa provinciale è

costituita per ordine d’importanza e cronologico da terreni

prepaleozoici,

paleozoici

e

mesozoici,

i quali mancherebbero nelle colline torinesi; e

queste sarebbero formate essenzialmente da terreni

cenozoici;

i

neo­

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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