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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA
di ritirata da essi eseguita, epperò questo tratto di
quaternario
è piut
tosto di passaggio tra
Vantico
ed il
recente,
giacché mentre i ghiacci
battevano in ritirata, già le correnti acquee incidevano e scavavano in
alvei e
diluvium
e
morene.
Ancora al
quaternario antico
dobbiamo ascrivere l ’inizio della for
mazione del
loess
tanto nelle colline torinesi, quanto in alcuni tratti
della pianura in rapporto colle
formazioni glaciali
, come pure al
qua
ternario antico
e più specialmente al
diluvium
o
antico
o
recente
dovremo
riferire i conglomerati sottogiacenti al
loess
collinesco originatisi sul
principio della grande fase
quaternaria
, caratterizzata da fortissime pre
cipitazioni meteoriche.
Al
quaternario antico
nel passaggio al
quaternario recente
devonsi rife
rire ancora la formazione di bacini lacustri,
inter
ed
intramorenici
in
parte poscia trasformati in torbiere, e le
alluvioni glaciali
entro le valli
alpine.
Il
quaternario antico
risponderebbe forse al
fossaniano
del Sacco,
certamente al
villafranchiano
per la parte di origine appenninica ed al
sahariano
in parte. .
Al
quaternario recente
rispondente al
ierrazziano
del Sacco ed all’aZ-
luvium
dovremo riferire:
Le ultime
morene
intraalpine formate da ghiacciai prima di raggiun
gere, ritirandosi, i limiti loro attuali, e le
morene
che furono costrutte
nel
periodo storico,
e si creano oggidì, considerando il
quaternario re
cente
in corso di attività ;
Le
alluvioni glaciali
ultime rispondenti al ritiro dei ghiacciai, e quelle
storiche
ed
attuali;
Le
alluvioni
in genere formatesi in varii tempi dopo il ritiro dei
ghiacciai nei limiti loro attuali, che ricoprirono le terrazze di escava-
zione fluvio-torrentizia nel
diluvium antico
o
recente,
nel
morenico antico;
La parte più giovane della formazione dei
loess,
tanto nelle regioni
di collina che in quelle di pianura;
I
delta
alluvionali
che ricolmarono dopo il ritiro dei ghiacciai i ba
cini lacustri da questi ghiacciai lasciati o in conche scavate nelle rocce,
ovvero
intermoreniche
ed
intramoreniche ;
Le torbiere che parimenti dopo il ritiro dei ghiacciai hanno invaso
o ricolmi bacini lacustri poco profondi ;
I coni di deiezione
recenti
o in via di formazione;
Gli accumuli di frana, i
Clappeys
o
cassère,
gli ammassi di scoscen
dimenti montuosi;
I rivestimenti tufacei per le acque calcarifere, come quello ad esempio
della Touriassa al Piccolo San Bernardo ancora in piena attività ;